Area Vasta 5, la Rsu dice no ai tagli

Area Vasta 5, la Rsu dice no ai tagli

Chiusura di interi reparti e riduzione di personale, per un totale di 83 unità

La Rsu si è riunita oggi in conferenza stampa per denunciare la grave situazione in cui versa la sanità pubblica picena. La chiusura di interi reparti e i tagli al personale infermieristico e socio sanitario, per un totale di 83 unità, sono alcune delle motivazioni che hanno spinto la Rsu a mobilitarsi, con lo scopo di informare la cittadinanza e manifestare agli organi di indirizzo e alle autorità politiche il disappunto per una situazione diventata insostenibile. "Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio esproprio della sanità pubblica, – dichiara il rappresentante Roberto Fioravanti – Seppur coscienti della drammaticità del momento economico-finanziario, non possiamo ignorare i tagli indiscriminati che, da diversi anni, interessano il settore della sanità pubblica del piceno. La situazione è critica e non siamo più disposti a tacere, tanto meno ignorare, lo scempio perpetrato dalla direzione Asur e avallato dalle scelte politiche delle istituzioni locali".
Per la Rsu nemmeno il tanto discusso piano industriale riuscirà a risolvere le criticità esistenti, aggravate dalla presentazione di un “piano ferie” da parte della direzione dell’Area Vasta 5.
Ad oggi, numerosi sono i dipartimenti accorpati, ridotti, avviati alla chiusura o già inevitabilmente compromessi, come gli ambulatori pediatrici di Ascoli, il day surgery che chiuderà i battenti a partire dall’11 giugno, con una conseguente diminuzione della qualità assistenziale e della quantità del servizio erogato. A fare le spese di questa difficile realtà sono anche l’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto e le RSA di Ripatransone e Montefiore, mentre la logica dei tagli non risparmia il personale tecnico dell’Ospedale Mazzoni (caldaisti, elettricisti, addetti alla mensa), costretto a vivere in una totale precarietà.
"Finora abbiamo solo potuto constatare lo stato confusionale che regna negli ambienti direzionali – prosegue Fioravanti – Le conseguenze saranno una considerevole riduzione dei posti letto nella sanità pubblica a favore di quella privata".
Resta da vedere come risponderanno le autorità politiche alla riunione del prossimo 9 giugno, dove saranno prese in esame le proposte dell’Asur relative al nuovo piano di riordino della sanità picena.

Immagini di Ana Guerra