Canzian, su Ascoli21 critiche sì ma costruttive perché la posta è alta

Canzian, su Ascoli21 critiche sì ma costruttive perché la posta è alta

L'assessore regionale al Piceno vuole che il progetto si attui apportando modifiche plausibili

E sul progetto di riconversione dell’area ex Sgl Carbon con una la tripartizione che prevede il Polo tecnologico-scientifico e culturale, zona residenziale ad alta qualità, e i verde attrezzato, Canzian esprime certezze e perplessità.
“Questa proposta rappresenta sicuramente il punto di partenza che dovrà portare alla riconversione dell’area – dice Canzian – È evidente che i contenuti della proposta della Restart vanno verificati ed eventualmente corretti in caso di criticità e debolezze, però ha il pregio di avviare finalmente un progetto che la città aspetta da anni”.
Rappresenta una scommessa per il territorio, soprattutto dal punto di vista delle risorse, e bisogna cercare le condizioni affinché questo progetto trovi il suo compimento. Canzian si appella alla collettività proprio perché la proposta è importante e centrale per l'intero territorio piceno.
“Il piano deve cercare di coinvolgere, oltre alla classe politica e istituzionale, anche e soprattutto i cittadini – aggiunge Canzian - gli imprenditori privati, le forze sociali e sindacali”. Quanto alle modalità di attuazione della riconversione è cruciale la bonifica, specie nella zona fluviale, occorre che Ascoli21 sia inserito nella visione futura di Ascoli, perciò non potrà essere avulso dalla progettazione del Piano Regolatore Generale. Si tratta di decisioni e competenze squisitamente comunali.
“È impensabile che la variante urbanistica dell'ex area Carbon sia semplicemente aggiuntiva o a sé” dichiara l'assessore Canzian. L’importanza del progetto deve stimolare anche la nascita di un vasto confronto che porti alla scelta degli interventi effettivamente realizzabili e all’accoglimento di qualsiasi tipo di proposta, in modo tale da riuscire ad allontanare generici scetticismi senza alternative.
Altri due temi sono all'attenzione della Regione Marche e dell'assessore al Piceno: la riorganizzazione degli uffici postali regionali che suona come anticipazione di chiusura e il fallimento della Visagro con i drammi umani di almeno 80 persone potrebbero restare senza ammortizzatori sociali a causa del contratto di lavoro nel quale sono inquadrati.
Canzian, a proposito del rischio chiusura dell'ufficio postale di Spinetoli, ha chiesto all’ing. Doriano Bolletta (Responsabile del progetto di razionalizzazione delle Poste per l’Emilia e le Marche) se il ridimensionamento in atto non si traduca poi in un taglio netto del servizio, ricevendo una risposta interlocutoria ma non negativa.
Bolletta ha parlato dell’attuazione di un processo di ristrutturazione degli uffici postali e l’assessore teme che questo processo di “messa a norma”, magari del costo di qualche migliaia di euro, si trasformi in un assurdo pretesto per chiudere prima temporaneamente e poi definitivamente le sedi.  “Bisogna capire i criteri di questa azione – dice Canzian – sui quali non si può fare esclusivamente un ragionamento economico: è un servizio fondamentale per il cittadino”.
VisAgro. Una vicenda delicata: la società (circa ottanta lavoratori interessati) sta affrontando il procedimento fallimentare. Un altra ferita nel comparto agroalimentare. “Non possiamo permetterci di perdere una realtà del settore agroalimentare – afferma l'assessore regionale – perché era e deve continuare ad essere un punto di forza di questo territorio”. La Regione Marche ha comunque avviato una serie di  confronti per creare le condizioni affinché ci sia una soluzione stabile, che consenta la ripresa dell’attività produttiva e che dia certezze ai lavoratori dipendenti.

Guarda l'intervista all'assessore Antonio Canzian