Ecco la storia. Laureatosi in ingegneria industriale è stato il primo in Italia a produrre il silicio ad alto tenore e a sviluppare gli impianti idroelettrici del Tronto. Per questo il suo nome è legato alla Sice e al Carburo, due realtà industriali che negli anni Venti davano lavoro a tantissimi ascolani. Due opifici diretti e amministrati da Giovanni Tofani per certi versi “deus ex machina” che fece diventare il Carburo il “cuore industriale” della città, contribuendo alla crescita socio-economica della città.
Ma Tofani fu anche politico. E qui che scopriamo …. Senatore del Regno d'Italia per tre legislature il 7 agosto del 1944 l'Alta Corte di Giustizia per le sanzioni contro il fascismo (ACGSF) sottopone il Sen. Tofani ad un deferimento rivolto ai "Senatori ritenuti responsabili di aver mantenuto il Fascismo e resa possibile la guerra sia coi loro voti, sia con azioni individuali, tra cui la propaganda esercitata fuori e dentro il Senato", provvedendo all’ordinanza di decadenza e alla sentenza di cassazione della decadenza. Ora all’ing. Tofani, perché le future generazioni ricordino, la Giunta comunale dedicata questo Largo. Sicuramente, negli anni Venti, Tofani ed Ascoli furono un binomio interessante, ma fu ugualmente interessante la sua vicinanza al fascismo sanzionata con la decadenza da senatore.
Forse per Guido Castelli ora Pdl, ma già An e Msi non sarà importante ma io voglio sperare vivamente che Ascoli non diventi dopo la mostra fotografica e dopo questa intitolazione sempre più una città simpatizzante del fascismo offuscando l’ambito riconoscimento della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana.