Giornata per la prevenzione dell’Alzheimer e del colesterolo

Giornata per la prevenzione dell’Alzheimer e del colesterolo

Canzian: 'E' fondamentale la prevenzione la diagnosi precoce delle malattie'

 

All’interno delle strutture tutti i curiosi hanno compilato questionari con domande sulle proprie abitudini nutrizionali, su aspetti sociali e psicologici, ma anche ricevere informazioni sulle forme di assistenza a chi è già affetto da Alzheimer o sui comportamenti più efficaci per prevenire la malattia e quali consigli alimentari per prevenire l’ostruzione delle arterie. L’assessore regionale Antonio Canzian ha visitato il gazebo e scambiato pareri  con medici e operatori presenti. 
“Un plauso a questa Giornata – ha detto Canzian – utile a sensibilizzare la cura della propria salute. Spesso abbiamo una falsa percezione del nostro stato di salute perché si effettua poca prevenzione e non viene compiuta una diagnosi precoce delle malattie.
Fondamentale è riconoscere le malattie fin dalle sue prime manifestazioni. L’Alzheimer è la forma più comune di demenza senile: colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare, ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale a gli ultimi studi sulla malattia hanno evidenziato nuove prospettive terapeutiche.
Il colesterolo interessa più della metà della popolazione italiana ed è devastante per la funzionalità di arterie e apparato cardiocircolatorio in generale. Ridurlo è fondamentale e la cosa più importante è prendersi cura della propria alimentazione e fare attività fisica”.
Tutti i questionari compilati dai cittadini saranno successivamente trasmessi al Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento della Università Sapienza di Roma che analizzerà i dati raccolti. L’Alzheimer colpisce oggi in Italia circa 500mila persone.
Si calcola che ne sia affetto tra il 6% e il 10% della popolazione italiana sopra i 65 anni di età e si arrivi al 20% per quella sopra gli 80. Quindi migliaia di anziani vivono nella più totale dipendenza dalla famiglia: dipendenza pratica, economica, affettiva, psicologica. Per il nucleo familiare è un peso devastante. Il tempo di sopravvivenza alla malattia è estremamente eterogeneo: dai 3 ai 20 anni.