Omicidio Melania, Parolisi davanti al gip Tommolini

Omicidio Melania, Parolisi davanti al gip Tommolini

Il magistrato dovrà decidere se accogliere il rito abbreviato condizionato richiesto dalla difesa

E' questo il punto su cui puntano i difensori del caporalmaggiore dell'Esrcito Salvatore Parolisi.
Gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile sostengono che il loro assistito con la moglie Melania e la figlioletta Vittoria erano sul pianoro del colle S. Marco ad Ascoli Piceno, distante circa 15 chilometri dal luogo ove fu trovato il 20 aprile 2011 il cadavere straziato della povera mamma di Somma Vesuviana, nell'ora in cui il perito dell'accusa, l'anatomopatologo Adriano Tagliabracci, stabilisce il momento della morte della vittima: le 14,30 del 18 aprile 2011.
La difesa di Parolisi vuole affossare questo dato per ricondurre il proprio assistito all'obra dell'alibi che ha costruito fin da subito: Melania sarebbe scomparsa dal pianoro del Colle S. Marco alle 14,30.
Sarebbe il momento nel quale, secondo il racconto dell'imputato, la donna si allontana da lui e dalla figlioletta che sta sulle altalene del pianoro per andare a prendere un caffè.
Poi le prime ricerche con persone del bar ristorante Il Cacciatore e in seguito con i carabinieri che vengono allertati soltanto alle 16 del 18 aprile 2011.

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