Nella giornata di domani (giovedì 9) si prevede tempo poco nuvoloso, con gelate diffuse. L’attenuazione dei fenomeni nelle prossime 36/48 ore, ha ribadito il direttore del dipartimento Sicurezza e Protezione civile, “deve vedere tutto il sistema di soccorso impegnato a garantire rifornimenti e scorte, a provvedere alla manutenzione dei macchinari, a riposizionare uomini e mezzi. Saranno due giorni di calma meteorologica che dovranno servire a recuperare la normalità, in vista delle possibili nevicate del fine settimana”. Nel corso della quotidiana riunione del Centro operativo regionale (Cor), in video conferenza con le Sale operative integrate (Soi) provinciali, gli amministratori comunali hanno sollevato il problema del calendario scolastico, che prevede obbligatoriamente giorni minimi di attività. La prolungata chiusura dei plessi per neve potrebbe costringere a protrarre le lezioni, rivoluzionando il calendario in vigore. L’assessore regionale all’Istruzione, Marco Luchetti, sta monitorando la situazione. Altra questione comune riguarda la verifica della stabilità dei tetti, appesantiti dalla neve caduta in questi giorni. La Provincia di Pesaro e Urbino ha coinvolto l’Ordine degli ingegneri per un monitoraggio gratuito che interesserà edifici civili, produttivi e pubblici. “Questa modalità – ha evidenziato Oreficini – va presa a esempio per non gravare sui professionisti delle pubbliche amministrazioni, che stanno lavorando all’emergenza neve”.
La Guardia di Finanza, inoltre, ha intensificato i controlli sul territorio, per scongiurare aumenti dei prezzi non giustificati nelle varie categorie merceologiche e nei servizi. La Confservizi (l’associazione delle aziende ed enti che gestiscono i servizi di pubblica utilità) sta monitorando gli acquedotti per prevenire disservizi, mentre le associazioni artigianali sono state inviate a garantire il pronto interveto degli idraulici per riparare le condotte domestiche danneggiate. Continuano, intanto, gli interventi di emergenza dei Vigili del Fuoco. Nell’ultima nottata sono stati 400 e hanno impegnato 371 uomini. Massiccia risulta la presenza del Corpo in provincia di Pesaro e Urbino, l’area maggiormente disagiata. Il personale è stato rinforzato con una dislocazione aggiuntiva (di uomini e mezzi): a Cagli operano le sezioni operative di Brescia, Aosta, Udine e Macerata; a Urbino quelle di Milano, Belluno, Roma e Perugia. Belluno copre anche Pesaro, Aosta pure Pergola. Rinforzato risulta, poi, il presidio operativo del Corpo Forestale dello Stato. Sono 32 le pattuglie in servizio, più altre due (con motoslitta) giunte dal Veneto. Sono in arrivo altri rinforzi dalla Liguria, da destinare a Urbino e Cingoli. Nel corso della riunione del Cor, le Ferrovie hanno garantito una circolazione regolare, con ritardi localmente contenuti, mentre l’Anas sta operando per un’imminente apertura del valico di Bocca Trabaria almeno al trasporto leggero, anche se problemi persistono sul versante umbro.
L’Enel, invece, segnala brevi interruzioni in diverse zone, ripristinati celermente, mentre restano ancora 120 utenze non alimentate, equamente ripartite su tutto il territorio regionale. I collegamenti effettuati con le cinque Soi marchigiane evidenziano disagi che riguardano famiglie e casolari isolati, tratti di strade provinciali ostruiti dalla neve trasportata dal vento, stabilità dei tetti e dei cornicioni (a Sassofeltrio hanno ceduto diversi capannoni agricoli, seppellendo gli animali ricoverati).