La normativa promuove la valorizzazione delle osterie, delle locande, delle taverne, delle botteghe e degli spacci di campagna storici, prevedendo anche un censimento di questi locali.
“La Regione Marche incentiva la conservazione e la valorizzazione degli esercizi commerciali aperti al pubblico e in attività da almeno quarant’anni - ricorda l’assessore al Commercio, Antonio Canzian - Queste realtà costituiscono una preziosa testimonianza storica e sociale per la comunità marchigiana che non va dimenticata e dispersa. Attraverso il censimento e l’aggiornamento periodico dell’Elenco, è possibile ricostruire un tessuto commerciale che ha contraddistinto e accompagnato la vita dei nostri paesi e delle nostre città.
Una memoria da valorizzare, perché rappresenta un valore aggiunto non trascurabile per la stessa immagine delle Marche”. Il logo reca la scritta “Locale Storico Marche”, riportata su una targa zincata di forma ovale, da collocare all’esterno dell’esercizio commerciale.
Possono avvalersene i locali iscritti nell’Elenco regionale, che potranno anche utilizzarlo nella propria pubblicistica. Il censimento verrà curato dai Comuni, sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta regionale. L’Elenco indica gli estremi identificativi e una breve descrizione delle caratteristiche essenziali di ciascuna attività.
L’iscrizione rappresenta la condizione essenziale per poter beneficiare dei contributi destinati ai locali storici. Successivamente alla prima applicazione, le domande di iscrizione o di aggiornamento vanno presentate al Comune di riferimento che emanerà un apposito bando biennale.
La Giunta regionale promuoverà anche la pubblicazione di una guida dei locali storici marchigiani.