«Ascoli città da vivere e da promuovere tutto l'anno»

«Ascoli città da vivere e da promuovere tutto l'anno»

L'Associazione degli artigiani presenta al Comune le sue proposte su turismo e liberalizzazioni

La Cna di Ascoli ha illustrato agli amministratori locali, in un incontro che si è tenuto ieri in Comune, la propria ricetta per lo sviluppo del territorio e per superare in positivo le problematiche che si stanno aprendo a seguito dell’accelerazione del Governo riguardo le liberalizzazioni.

“La disciplina degli orari delle attività commerciali, artigiane e, più in generale di ricezione e ospitalità – spiega Luigi Passaretti, vice presidente della Cna di Ascoli -  devono scaturire da un piano sinergico che abbia come obbiettivo quello di rendere fruibile la città ai residenti e ai turisti durante tutto l’anno. Ascoli, città d’arte, non deve mettersi in concorrenza con la grande distribuzione e non deve porsi in una situazione di retroguardia rispetto a scelte (liberalizzazioni) che in larga parte attengono a sfere decisionali che esulano dal nostro territorio e dalle competenze in loco. La Cna rappresenta centinaia di micro e piccole imprese e quindi è pienamente consapevole delle difficoltà che le aziende possono avere nel gestire orari prolungati. La risposta a nostro avviso non può che essere nella qualità dell’offerta di servizi e di prodotti che la città stessa può mettere in campo per attrarre acquirenti e dettare, nei limiti del possibile, lei stessa i ritmi della sua vita sociale e commerciale”.

“La prima pietra di questo percorso di vera e propria innovazione made in Ascoli – aggiunge Barbara Tomassini, responsabile provinciale di Cna Artistico e Tradizionale - è la messa a regime di una serie di procedure standard che agevolino la fruizione della città stessa: pulizia e manutenzione capillare di strade e rue, adeguata segnaletica turistica riguardo i principali poli di attrazione della città ma riguardo anche le tante attività commerciali e artigianali che possono, da sole e naturalmente, disegnare vere e propri percorsi di shopping. Gli eventi, di cui la città è già ricca (penso solo alla Quintana a cui noi abbiamo partecipato in sinergia con il Comune e al periodo natalizio nel quale noi siamo stati impegnati in collaborazione con la Provincia), devono prendere una strutturazione più organica per essere spalmati durante tutto il corso dell’anno e per far sì che l’evento in oggetto, per quanto di qualità, sia promosso a 360 gradi e implementato con l’azione sinergica di tutti i portatori di interesse cittadini in modo da non  risultare un evento “cattedrale nel deserto”, ovvero di grande significato intrinseco ma di non eguale riscontro economico, commerciale e più in generale di vetrina promozionale per la città stessa”