"La richiesta era motivata dal fatto che uno squilibrio nei prezzi tra regioni limitrofe avrebbe favorito l’esodo verso l’Abruzzo, penalizzando i distributori e le imprese picene già fortemente provate dalla recessione economica. L’appello è rimasto inascoltato e quanto sta avvenendo in questi giorni è stata purtroppo una facile previsione che certamente i consumatori marchigiani non meritavano, senza considerare che i più penalizzati che perderanno clientela saranno i distributori del Piceno più vicini all’Abruzzo".