Centrale Texon, inquinamento oltre i limiti

Centrale Texon, inquinamento oltre i limiti

Fermata la produzione nello stabilimento

Il fermo si è reso necessario, in quanto, dopo una serie di  controlli effettuati dall’azienda e dall’Arpam , si e rilevato il superamento del limite relativo all’emissione degli ossidi di zolfo.
Da qui è scattato l’obbligo di fermo, continuare l’attività sarebbe stato fuorilegge con risvolti penali per l’azienda.
Avevano ragione, dunque, i cittadini di Villa Santi - Valmenocchia a preoccuparsi perché tale impianto fosse un pericolo per la propria salute e per la salvaguardia dell’ambiente di tutta la vallata.
Vale la pena di ricordare che gli ossidi di zolfo risultano molto pericolosi sia per l’uomo che per l’ambiente, infatti una esposizione prolungata, anche a basse concentrazioni, può portare ad incremento di faringiti, affaticamento e disturbi dell’apparato sensorio, mentre a concentrazioni superiori può dare luogo a irritazione delle mucose nasali, bronchiti e malattie polmonari. (fonte Arpam Marche)
L’azione principale invece operata ai danni dell’ambiente consiste nell’acidificazione delle precipitazioni meteorologiche (piogge acide) che a basse concentrazioni provoca, nelle piante, una riduzione della crescita e della riproduzione, a concentrazioni più alte ne provoca la morte alterandone la fisiologia in modo irreparabile.
Inoltre gli ossidi di zolfo sono componenti secondari nella formazione di PM10.
Ora, per riavviare la centrale, la ditta Texon chiede alla Provincia di alzare sostanzialmente il limite di emissione di ossidi di zolfo nell’autorizzazione già rilasciatagli.
Vogliamo sperare che questa volta la Provincia, tenga conto dei tempi e dei modi previsti nelle procedure di legge, prenda in considerazione tutti gli aspetti della vicenda, tenendo conto dei pareri dei Comuni di Montefiore dell’Aso, Massignano e Carassai danneggiati dalle emissioni, ma soprattutto tuteli la salute dei cittadini fortemente preoccupati dall’evolversi della situazione.
Anche perché, è bene ricordarlo, sulle precedenti autorizzazioni di questa centrale sono pendenti al TAR due ricorsi, uno per quella regionale ed uno su quella provinciale alle emissioni, inoltre è in corso un procedimento giudiziario della Procura della Repubblica di Fermo.