Cartiere Miliani, futuro incerto e preoccupante

Cartiere Miliani, futuro incerto e preoccupante

Lo scenario esposto dall'AD evidenzia tutte le contraddizioni di un’assurda privatizzazione

 

La dismissione annunciata degli uffici di sede, siti in uno storico e monumentale complesso che ha visto lavorare intere generazioni di cartai fabrianesi, rappresenta l’ultimo attacco, dopo l’interruzione della produzione della “carta a mano”, all’immagine di Fabriano nel mondo. Auspichiamo almeno che tale prestigioso complesso sia utilizzabile come centro culturale, scolastico o museale.
I problemi delle ex Miliani, però, non si limitano a tale vicenda e si estendono, a causa della privatizzazione, alla produzione dell’Euro, vitale per la sopravvivenza delle ex Miliani stesse. A tale proposito dopo la perdita della commessa per i 20 euro, si registra una riduzione allarmante per gli ordinativi di tutti gli altri tagli delle “carte valori” sia nazionali che estere che pongono in discussione l’intera tenuta occupazionale.
Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime il suo risoluto dissenso nei confronti del “progetto” di esternalizzazione del “centro di distribuzione estero” di Rocchetta in cui, come per il personale impiegatizio degli uffici di sede, non si conoscono le regole né tanto meno i tempi dei trasferimenti che mettono in discussione il futuro degli impiegati. 

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