Il presidio è stato acquisito per il day hospital del ‘Madonna del soccorso’ di San Benedetto Il primario Giorgi: “La nostra idea è rendere l’ospedale meno ospedale e sempre più casa”.
Un altro atto di grande generosità ha avuto quale destinataria l’unità operativa complessa di oncologia dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. Non è la prima volta, infatti, che il reparto diretto da Francesca Chiara Giorgi beneficia di donazioni grazie alle quali, negli anni, è stato possibile acquistare presidi sanitari aggiuntivi rispetto a quelli già in dotazione, o piccole apparecchiature, per migliorare la qualità delle cure e il comfort dei pazienti durante i trattamenti che vengono erogati dall’unità operativa. Nell’ultimo caso specifico, la donazione ha permesso all’azienda sanitaria di acquistare una poltrona meccanizzata per il day hospital oncologico dell’ospedale di San Benedetto, che consente di eseguire i trattamenti oncologici con la massima comodità da parte del paziente in quanto può regolare la posizione dello schienale e per le gambe.
“Questo acquisto – spiega il direttore dell’unità operativa complessa di oncologia dell’Ast di Ascoli, Francesca Chiara Giorgi - è stato possibile grazie alle donazioni di tre famiglie, che ringrazio infinitamente per il grande atto di generosità: due sono state fatte in memoria di due giovani pazienti, Stefania e Luigina, la terza è stata eseguita da un nostro paziente in trattamento che ha voluto donare una somma in occasione del suo anniversario di matrimonio”.
Nell’oncologia di San Benedetto ci sono 7 poltrone meccanizzate, oltre a 14 letti articolati elettricamente, per un totale di 21 postazioni. “In un’ottica del prendersi cura del paziente – prosegue la Giorgi - rendere confortevole un ambiente dove si svolgono terapie oncologiche è prioritario. La scelta dell’inserimento delle poltrone all’interno del day hospital oncologico è stato il primo passo per accogliere i pazienti in un ambiente piacevole e ospitale. Le poltrone sono anche molto funzionali e aiutano gli operatori a effettuare le manovre necessarie per un’assistenza facilitata. Oltre alle poltrone, per rafforzare il concetto del prendersi cura è stato inserito un servizio ristoro per chi svolge terapia infusionale nel Dh, che consiste in una colazione e in un cestino per il pranzo. La nostra idea è rendere l’ospedale meno ospedale e sempre più casa”.
L’unità operativa complessa di oncologia dell’Ast di Ascoli in passato ha ricevuto altre importanti donazioni che le hanno permesso di potenziare la propria dotazione tecnologica. Tra le ultime elargizioni, quella dell’associazione Bianco Airone che ha devoluto al reparto l’incasso di una raccolta fondi grazie al quale è stato possibile acquistare un casco refrigerante Paxman. Quest’ultimo permette, per le pazienti affette da carcinoma mammario operato che devono eseguire cicli di chemioterapia post chirurgica (adiuvante), di ridurre il rischio di alopecia (perdita dei capelli). Per molte di loro ciò significa evitare di doversi mettere la parrucca. E ancora, sempre in passato, grazie a un’altra donazione è stata dotata l’unità operativa complessa di oncologia di un ecografo wireless (che può essere collegato anche a un cellulare) che consente di eseguire al letto del paziente, in sicurezza, procedure come la paracentesi.