Un centinaio i partecipanti che hanno gridato cori di sostegno per la scuola pubblica e contro la crisi imposta dalle banche.
"Era giusto che fossimo qui oggi, nell'anniversario della caduta del muro di Berlino - spiega Davide Assogno, portavoce provinciale del Blocco - per ribadire che gli studenti vogliono essere partecipi del proprio futuro, e vogliono dire la loro, sia nel sistema studentesco che in un panorama politico piatto, che non ci offre prospettive"
"Il Blocco Studentesco è l'unico movimento, senza padroni e senza padrini, che riesce a smuovere le coscienze dei giovani - conclude Francesco Pacini, responsabile regionale - e si propone come unica svolta politica e culturale per una scuola, che è sempre più azienda e sempre meno vicina alle esigenze degli studenti".