Settimana dell’Unesco, studenti alla Cartiera papale

Settimana dell’Unesco, studenti alla Cartiera papale

Presentato il Museo dell’Acqua che nascerà nell’antico opificio

Una mattinata davvero interattiva tra immagini, laboratori e visita guidata all’antico opificio, perché l’educazione allo sviluppo sostenibile parte dalle giovani generazioni.

 “Il nostro territorio è ricco di acqua - ha evidenziato il Presidente della Provincia Piero Celani ai suoi giovani interlocutori – proprio per questo è fondamentale non sciupare questa risorsa tanto utile alla vita di ognuno e all’attività produttiva ed economica.”

Sulla stessa lunghezza d’onda l’Assessore Provinciale all’Ambiente Andrea Maria Antonini che ha ringraziato docenti ed allievi per un’attenta partecipazione ad un percorso “che si snoderà lungo tutto il 2012 sul tema dell’acqua e sui nuovi modi di diffondere la conoscenza scientifica e la formazione tecnica per interpretare la realtà e promuovere comportamenti responsabili”.

“Proprio qui in questo antico opificio dove l’uomo ha modificato l’ecosistema idrico - ha spiegato l’Assessore – nascerà il primo museo in Italia dell’acqua con installazioni interattive, percorsi sensoriali, immagini e la possibilità  di conoscere da vicino le meraviglie dell’oro blu del pianeta”.

Sull’assetto del nuovo museo si è soffermato l’architetto Giovanni Panizon della Scuola Internazionale Superiore di studi avanzati di Trieste che si è occupato degli aspetti estetici del percorso museale. “Utilizzeremo materiali trasparenti in plexiglas per cogliere l’essenza dell’acqua come risorsa impalpabile che permea tutti gli elementi della natura - ha illustrato Panizon – ma ci saranno anche postazioni multimediali e riferimenti al territorio come la riproduzione dell’antico acquedotto di Porta Cartara”.

 Si è poi entrati nella parte più didattica della giornata con gli interventi del dott. Stefano Dal Secco della SISSA Media Lab di Trieste e la dott.sa Daniela Zanzi di Asteria. Tanti esempi, dati e cifre sull’acqua di forte impatto “emotivo” come gli 11 mila litri che servono per fare un paio di jeans o i 10 mila litri per un foglio di carta. Quindi i ragazzi, sotto la guida esperta degli operatori delle cooperative “Integra”,  “Pulchra” e “Piceno con noi” si sono dedicati agli esperimenti, realizzando con le loro mani fogli di carta riciclati. Dove una volta l’acqua era al tempo stesso elemento di vita, fonte di energia e fulcro di lavoro per tutta la comunità ascolana, oggi la Cartiera Papale  si trasforma in luogo di divulgazione della conoscenza scientifica al servizio delle scuole e del territorio piceno.