Pd, Marcucci risponde a Pizi: «Delusa da diatribe sulla stampa»

Pd, Marcucci risponde a Pizi: «Delusa da diatribe sulla stampa»

«Piuttosto che una seria e costruttiva discussione interna»

Vorrei esprimere la mia perplessità e la mia delusione rispetto alla modalità con cui vengono regolarmente affrontati i problemi che interessano la nostra comunità. Diatribe sulla stampa piuttosto che una seria e costruttiva discussione interna.
Ad esempio sul tema della sanità, prioritario per il nostro territorio, mi sarei aspettata una convocazione dell’Assemblea Comunale per discutere in merito al  Piano Sanitario presentato dal Presidente della V° Commissione, dott. Comi.
Il resoconto in Assemblea del Segretario Pizi avrebbe dato spunto ad un confronto sicuramente utile, tanto più in quanto all’interno del Partito ci sono non pochi operatori della sanità, in primis l’Assessore Canzian.
Sono sicura che dai lavori dell’Assemblea sarebbero emerse anche le criticità evidenziate dal Segretario Provinciale Antimo Di Francesco e ampiamente condivise da chi come me vive quotidianamente i problemi della  sanità del nostro territorio.
Mi chiedo cosa significhi l’affermazione: “tutti d’accordo su Area Vasta e Azienda ospedaliera”. Anche io  sono convinta che l’Area Vasta, soprattutto in questa fase di crisi e di tagli di risorse economiche da parte del governo nazionale, non solo sia un’opportunità ma una necessità per continuare a garantire dei servizi  indispensabili. Ma come si affronta questa nuova fase, preservando e potenziando alcuni servizi che sono già stati avviati ad Ascoli (emodinamica, ematologia, radioterapia) o ricercando un equilibrio a ribasso che certo non gioverebbe al nostro ospedale?
Tuttavia non mi convince l’idea che non si possa discutere ed evidenziare, nelle sedi deputate come l’Assemblea Comunale, delle criticità che diventano sempre più pesanti, soprattutto per chi ha meno possibilità economiche e non può far ricorso  a visite a pagamento o a spostamenti in altri ospedali. Negli ultimi anni manca un piano degli investimenti in grado di mantenere servizi adeguati. Il personale sanitario è sottoposto a turni pesanti con inevitabili ricadute sulla loro salute e sulla qualità dell’assistenza.
Voglio evidenziare, in particolare, la difficilissima situazione che si è determinata nel nostro territorio con l’avvio del CUP Regionale: le condizioni di lavoro degli operatori sono peggiorate, le file per prenotare ed i tempi degli appuntamenti sono aumentati. Malgrado a livello regionale fosse stato assunto l’impegno di progetti specifici  per l’abbattimento dei tempi di attesa a tutt’oggi non se ne ha alcuna notizia. Allora come spieghiamo ai cittadini che dopo mesi di attesa arriva la telefonata che rimanda gli appuntamenti perché magari l’apparecchiatura è rotta?
La sottoscritta, come neofita della politica, viste le dichiarazioni del nuovo Direttore che lancia l’idea dell’Ospedale Unico ha pensato che l’indirizzo arrivi dalla Giunta Regionale e quindi si chiede cosa pensa il PD di Ascoli in merito alla fattibilità dell’ Ospedale Unico. Inoltre sul piano politico non sarebbe utile cominciare a chiedere conto al Sindaco di Ascoli del ritardo dei finanziamenti per la ristrutturazione della ex GIL?
A mio avviso è fondamentale, come si evince chiaramente dalle parole del Segretario Provinciale Antimo Di Francesco, non rinunciare a distinguere il livello dell’amministratore che propone un progetto e quello di una forza politica come il PD che, oltre a valutare la bontà del progetto ha il dovere di sollecitare la soluzione delle criticità reali affrontate e “denunciate” dall’utenza  chiedendone conto agli amministratori del nostro territorio che siedono in Regione; anche, come nel caso del Piano Regionale Socio-Sanitario, avanzando proposte concrete finalizzate a migliorarne ed a contestualizzarne i contenuti e gli obiettivi. Non dobbiamo avere paura del confronto.
Mi auguro che in futuro le questioni vengano affrontate e dibattute nelle sedi deputate, come si addice ad un partito che si vuole democratico.