Per il momento i due protagonisti di questa drammatica storia si accusano reciprocamente: Denny dice che Katia è incorsa in un incidente domestico che ha causato la morte del bimbo, la donna sostiene davanti ai magistrati che è il marito ad aver ucciso Jason.
Ma quando durerà la versione di Katia?
Per farla ritrattare Denny Pruscino ha messo in atto una sorta di lavaggio del cervello con tecnica mista: i suoi tentativi di suicidio, poco credibili per i sanitari, e lunghe lettere scritte a Katia dal carcere di Marino del Tronto a quello di Castrogno dove lei è detenuta. Il contenuto delle missive è routinario: tanto amore, la condivisione con lei di percosse subite dal padre e presunti abusi da parte di altri all'età di 10 anni, il terrore che le suscita raccontandole che lei potrebbe finire in un Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg), che è peggio del carcere, se continua con la sua versione dell'omicidio, infine il ritornello di affidarsi come avvocato di fiducia all'avvocato Felice Franchi, il suo avvocato, che li farà uscire presto (Franchi ha rinunciato dopo la nomina per incompatibilità). Grazie a lui, scrive Denny, avranno un risarcimento e riavranno in seguito anche i due figli tolti dal Tribunale dei Minori di Ancona. Ogni lettera è strutturata secondo questa impalcatura.
E' pressante Denny Pruscino nel suo scrivere. Conosce i pulsanti segreti di Katia e li pigia ritmicamente. Prima del carcere non le ha mai confidato di essere stato abusato.
Ora però questa condizione gli permette di avvicinare il suo tormento a quello della moglie che ha subito purtroppo la stessa viltà.
E' sconcertante scoprire che dopo la valutazione fatta dalle psicologhe di parte per Denny egli attui questi tentativi di suicidio.
Hanno forse una funzione mediatica? Denny scrive sempre a Katia di guardare la tv e vedere quello che accade. Le suggerisce di revocare l'avvocato Francesco Ciabattoni (ne nominerà altri tre nel giro di una settimana). Solo Franchi li farà uscire dal carcere.
Addirittura le scrive che poteva uscire il 12 agosto. Per amore di lei Denny ha rifiutato la scarcerazione rinunciando al Tribunale del Riesame.
E' probabile che le psicologhe di Denny Pruscino non abbiano letto le lettere inviate a Katia Reginella: il concetto “soggetto ad alto rischio suicidiario” esce sconfitto. Denny scrive a Katia che la farà vivere da principessa, che occorre lottare ogni giorno per farsi liberare dal carcere, che per l'incidente domestico non c'è punibilità e per l'occultamento di cadavere avranno al massimo sei mesi di pena.
Poi le scrive addirittura che forse ha un tumore e gli rimane poco da vivere.
E trova anche l'escamotage giudiziario per la confusione di Katia: durante l'incidente domestico lei ha battuto la testa e quindi non ricorda. Esulta per questa trovata che è sicuro aprirà loro le porte del carcere e gireranno il mondo vivendo alla grande.