"Credere é più facile che pensare" dice Busi su Dagospia, assumendo in modo preconcetto che chi Crede non pensa.
Come dire che questa massa di "ottusi creduloni" non merita gli stessi diritti civili riservati all'"uomo pensante".
Le motivazioni economiche della contestazione alla visita del Papa sono poi del tutto pretestuose, quasi che i 50 milioni di euro fossero il cachè del Papa-Superstar e non invece il costo dell'organizzazione e quindi dei servizi che le aziende madrilene hanno prestato per preparare l'accoglienza, una parola che verrebbe voglia di scrivere fra virgolette, ai due milioni di ragazzi che hanno portato alla asfittica economia spagnola un giro di affari almeno 10 volte superiore.
La fede è un dono che tutti possono ricevere dice il catechismo. (A quanto pare, peró, chi non ce l'ha rosica!).