Ascoli al tempo del Catasto Gregoriano

Ascoli al tempo del Catasto Gregoriano

Sarà possibile vedere per via informatica lo sviluppo del nostro territorio

Fu promosso da Pio VII nel 1816 nell’ambito di una complessiva riorganizzazione dello Stato dopo la dominazione francese e la restaurazione del 1815. Prese il nome di catasto gregoriano poiché fu attivato da Gregorio XVI nel 1835 ed è stato in vigore fino al  1924.
Ora, grazie ad un protocollo che verrà firmato martedì prossimo, 9 agosto, alle ore 11.00, presso l’Archivio di Stato di  Ascoli Piceno, sarà possibile vedere per via informatica lo sviluppo del nostro territorio.
“Si tratta – ha commentato sindaco Guido Castelli – di un progetto molto importante perché all’interno del Catasto  storico sono registrati  dati di grande interesse che spaziano dalla viabilità esistente all’inizio dell’800 ai percorsi dei corsi d’acqua principali, dai confini delle comunità parrocchiali alla toponomastica. Ora con la  digitalizzazione delle mappe del Catasto  storico Gregoriano di Ascoli potremo analizzare lo sviluppo del territorio. Con la digitalizzazione dei dati potremo procedere non solo alla divulgazione ma anche ad una migliore pianificazione e tutela delle risorse storico-architettoniche del territorio”.
Martedì 9 agosto, quindi, con la firma del protocollo  sulla "Valorizzazione dei documenti del catasto storico gregoriano e realizzazione di mappe tematiche per la conoscenza del territorio e delle sue trasformazioni" si dà inizio ad una nuova fase nella conoscenza del  territorio; una massa enorme di dati a disposizione di utenti e professionisti.
Alla firma del protocollo d’intesa saranno presenti il sindaco Guido Castelli, il presidente della Provincia, Piero  Celani, la direttrice dell’Archivio di Stato, Carolina Ciaffardoni e i tre tecnici che hanno lavorato attorno alla realizzazione di questo importante progetto.. per il Comune l’ing. Maurizio Piccioni, per la Provincia, l’ing. Bruno  Bonifazi e per l’archivio di  Stato, Maria Rita Fiori.