Il piccolo Jason è introvabile, scemano le speranze di trovarlo in vita

Il piccolo Jason è introvabile, scemano le speranze di trovarlo in vita

Negativi gli esiti delle ricerche in Svizzera. La Procura attende l'analisi delle tracce biologiche

In un passo il giudice dice:«Allo stato dell'indagine un dato risulta acclarato con sufficiente grado di certezza, salvo inattese e clamorose emergenze degli accertamenti in corso: il piccolo Pruscino Jason è deceduto in epoca di poco successiva al matrimonio tra Pruscino Denny e Reginella Katia, avvenuto il 20 giugno 2011».
Il giudice confuta anche l'inversione di rotta di Denny quando cerca di disimpegnarsi dalle responsabilità della moglie Katia che continua dire che il figlio è morto.
Prima riferisce agli inquirenti dei particolari da thriller per il modo in cui Katia a Castel Trosino lancia al di là del guardrail suo figlio senza neppure il gesto pietoso della sepoltura.
La donna gli toglie anche la copertina con la quale aveva avvolto il neonato prima di nasconderlo in una grande busta gialla all'interno del cofano posteriore della Seat Ibiza dello stesso Denny.
Particolari freddi di un situazione che lo vede quasi estraneo a quello che sta accadendo. D'altro canto Jason non è sangue del suo sangue anche se, è vero, lo riconosce sposando  Katia dopo otto anni di convivenza. Il Gip Calvaresi inoltre,  nella situazione dei figli di 5 e 3 anni tolti alla coppia dal Tribunale dei Minori, vede “un atteggiamento di base di disinteresse e scarsa cura del benessere e della salute della propria prole” della donna. Atteggiamento che il giudice affibbia anche  a Denny per il contenuto di un'intercettazione ambientale.
Qui i due si preoccupano di programmare la fuga di Katia e la redazione della lettera, un falsa confessione prima di partire per la Svizzera, nella quale Katia si addossa ogni responsabilità scagionando il marito. Ora però tra i due coniugi che prendevano in giro i carabinieri che li seguivano in auto l'aria è cambiata.
«Ieri nell'incontro che ho avuto in carcere – dice Francesco Ciabattoni, difensore di Katia Reginella – ho capito che il loro legame si è spezzato.
Lei è molto critica nei confronti di suo marito Denny. E' delusa perché leggendo gli atti ha visto cosa va dicendo di lei. Ma lunedì alle due arriva il professor Alessandro Meluzzi che incontrerà Katia in carcere. Credo che la competenza del nostro consulente possa servire a chiarire una vicenda così complessa dal punto di vista psicologico, vista la personalità di Katia, segnata da gravi violenze subite da bambina».
L'inchiesta sulla scomparsa del piccolo Jason di appena due mesi e mezzo è ad un punto cruciale e non è previsto al momento nessun interrogatorio per Denny Pruscino o un confronto con sua moglie Katia. La Procura attende i riscontri sulle tracce biologiche e sul sangue trovati in casa dei due coniugi e nell'auto.
Le ricerche del corpicino a Castel Trosino, dove Katia Reginella, la madre 24enne, dice di averlo abbandonato senza vita, non hanno dato alcun esito nonostante l'impegno incessante di carabinieri, cinofili, e squadre di rocciatori dei vigili del fuoco. Jason non si trova neppure da conoscenti in Abruzzo.
E la pista Svizzera che aveva ridato speranza si sgonfia: il piccolo non è né dal fratellastro né dalla zia di Katia in Svizzera.
Così anche l'ultima versione di Denny Pruscino, il marito 30enne di Katia, cade a pezzi. Una logica rigorosa fa cadere anche l'ipotesi di vendita del piccolo.
Essere in galera, rischiare diversi anni di prigione sono ragioni evidenti per far dire finalmente la verità ai due arrestati il 22 luglio se il figlio fosse vivo. Intanto lunedì è previsto nella caserma di Tor di Quinto a Roma un vertice tra le parti in merito alla prosecuzione della perizia del Ris.