Le attività di polizia economica e finanziaria, condotte dai Finanzieri in tale contesto hanno consentito di constatare che Y.P., nel triennio 2006/2008, ha utilizzato fatture false per 94.250 euro, pensando poi di cavarsela occultando le scritture contabili, la cui detenzione è invero obbligatoria; dopo di che – e relativamente all’anno 2009 – l’imprenditore ha tentato il “salto di qualità”, omettendo del tutto la presentazione delle diverse dichiarazioni d’imposta, assumendo, in tal modo, anche la veste di “evasore totale”.
Le attività ispettive hanno quindi consentito di segnalare agli Uffici Finanziari 184.000 euro di elementi positivi di reddito sottratti all’imposizione, correlate violazioni all’I.V.A. per 46.500 euro e 94.250 euro di costi indebitamente detratti (irregolarità che, in relazione ad un’annualità, hanno qualificato il soggetto anche quale “evasore paratotale”). Sul fronte penale, l’imprenditore dovrà rispondere delle proprie responsabilità in ordine alle fattispecie della “Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” e dell’“Occultamento o distruzione delle scritture contabili”, contemplate dal Decreto Legislativo n. 74/2000.
L’intervento in rassegna rientra nel più ampio piano d’azione avviato nel corrente anno dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno, caratterizzato, sino ad oggi, dalla scoperta relativa all’utilizzo, da parte di imprenditori dell’etnia cinese operanti nel fermano, di fatture per operazioni inesistenti per 1.531.250 euro, per le quali 5 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria.