Lo afferma il procuratore di Ascoli Piceno Michele Renzo, che aggiunge: «La Procura di Ascoli Piceno ne prende atto con sconcerto, precisando che gli organismi investigativi e giudiziari sono del tutto estranei ai meccanismi di disinformazione di cui tali ipotesi costituiscono il sintomo».
Oggi alle 15 invece è cominciato il sopralluogo dei Ris di Roma nell'abitazione a Piane di Morro, dove abitavano Katia Reginella, Denny Pruscino e il piccolo Jason. I carabinieri sono entrati in azione accompagnati dai periti di parte e da due agenti del nucleo cinofilo.
Presenti al sopralluogo anche i due legali dei genitori di Jason, gli avvocati Felice Franchi e Francesco Ciabattoni.
Dopo l'analisi dell'abitazione i carabinieri del Ris hanno passato al setaccio l'auto di Denny Pruscino, una Seat Ibiza. In un primo tempo, si era pensato che sarebbe stato presente anche Pruscino agli accertamenti irripetibili eseguiti dai militari del Ris, invece il padre legale di Jason è stato presente stamane in Procura per l'affidamento della delega ai Ris da parte del pm Carmine Pirozzoli.
In seguito è stato riportato in carcere a Marino del Tronto. C'è anche un appello del presidente del Tribunale dei Minori delle Marche, Ornella Riccio, ai genitori del piccolo Jason: «Le vane ricerche del piccolo Jason o del solo suo corpicino - afferma - inducono ad un appello alla coppia che lo ha generato, nella pur labile speranza che si determini a dimostrare un barlume di responsabilità.
Il Tribunale - tiene a precisare la Riccio - non ha pregiudizi rispetto alle vicende trascorse, ma solo il compito di accertare di volta in volta l'adeguatezza delle capacità genitoriali. L'atteggiamento assunto sino ad oggi non può giovare, né a medio né a lungo termine ai genitori stessi e soprattutto al piccolo Jason, che, ove fosse vivo sarebbe destinato a vivere in ombra, se non sotto falsa identità. Se fosse morto, sarebbe privato di una degna sepoltura. Senza tacere l'aggravarsi delle responsabilità penali dei coniugi».