Contestualmente avvia le consultazioni con le parti sociali e le categorie produttive (martedì 28 giugno) e con i sindaci interessati (mercoledì 29 giugno). Nella seduta del 16 maggio scorso, la Giunta regionale aveva conferito a Mario Conti, Fabrizio Costa, Antonio Minetti e Gabriella Massaccesi (dirigenti regionali) l’incarico di predisporre il documento, con gli obiettivi che il Gruppo Api si impegna a perseguire nel sito industriale di Falconara Marittima. La risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa del 17 maggio 2011, impegnava la Giunta regionale a negare l’intesa per la realizzazione di un rigassificatore, “qualora non si raggiunga un accordo su un progetto industriale di bonifica, riqualificazione e riconversione produttiva del sito che riduca gli attuali impatti ambientali e garantisca la sicurezza sul lavoro e sulla salute, unitariamente alla salvaguardia dei posti di lavoro e dell’interesse collettivo”. Dal confronto tra tecnici regionali e aziendali emerge la condivisione di alcuni obiettivi: conciliare lo sviluppo produttivo con la tutela dell’ambiente, salvaguardare l’occupazione, evitare le ricadute negative sulle imprese locali dell’indotto e sul traffico del porto di Ancona (il Gruppo concorre per oltre il 50 per cento sulle attività portuali e il relativo gettito erariale rappresenta oltre il 40 per cento del bilancio portuale), definire procedure e tempi tecnici per il terminale di scarico del gas naturale liquefatto, partecipazione societaria della Regione (tramite la Svim) “per destinare i relativi utili alle politiche ambientali e sociali regionali”. Il Gruppo Api, in particolare, si impegna a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale e ad aumentare la sicurezza, a realizzare investimenti fino a 320 milioni di euro (assicurando il mantenimento, per almeno dieci anni, dei livelli occupazionali del sito di Falconara, pari a 380 lavoratori, valutando la fattibilità di progetti di reimpiego temporanei per i lavoratori di aziende in crisi del settore), a fornire alla Regione “ogni informazione e documento necessario per la valutazione della partecipazione societaria” (con il necessario voto favorevole della Regione per l’approvazione delle modifiche statutarie rilevanti e per l’approvazione del Piano industriale).