I carabinieri di San Benedetto avevano ricevuto le denunce di sei diciottenni che riferivano fatti inquietanti avvenuti nel 2009, quando cioè erano ancora sedicenni. A coordinare l'inchiesta è stato il pm Umberto Monti. I ragazzi facevano tutti parte di una compagine locale che militava in un campionato “under 18”.
Secondo i racconti circostanziati che hanno fatto agli investigatori erano tre le modalità che il loro allenatore utilizzava per abusare di loro. Si trattava di metodi che erano a prima vista in tono con la disciplina sportiva praticata. In sede di allenamento l'imputato spiegava che per migliorare le performance della squadra durante le gare di campionato occorreva studiare alcune partite.
Per capire quali fossero i segreti in campo non c'era di meglio che guardarle in tv. I ragazzi venivano però invitati uno alla volta nell'abitazione del Mister. E qui invece di una gara di rugby il giovane prescelto si trovava all'improvviso a guardare proiettato un film pornografico.
Placcaggi di altro genere, insomma, che erano volti ad eccitare. Nel frattempo il Mister studiava gli effetti sul suo atleta e se fossero stati quelli sperati si spingeva in movimenti più espliciti nei confronti del suo ospite. In altre occasioni i luoghi di avvicinamento erano proprio legati al campo di gioco, dove la squadra si stava allenando, magari. Così a volte capitava che qualcuno s'infortunasse in campo. A quel punto veniva portato all'interno dello spogliatoio. Dopo il primo intervento a base di pomate per lenire il dolore o la contrattura, il Mister si sarebbe spinto in zone … meno traumatizzate. E per finire la terza via per arrivare allo stesso obiettivo: gli allenamenti dovevano servire per aumentare la massa muscolare, giusto dunque misurare con il centimetro la crescita dei quadricipiti. Solo che le misurazioni sarebbero poi finite dalle cosce in altre aree.
L'arrestato non allena più in quella società perché allontanato dopo che il presidente e il tesoriere avevano ricevuto qualche voce da un paio di giovani. Era abbastanza delicato capire se i fatti fossero veri e hanno quindi utilizzato questo metodo indolore.
Da San Benedetto l'imputato era passato ad una squadra ascolana. Qui sembrerebbe che non ci siano stati episodi simili a quelli denunciati. Anche da Ascoli però è stato esonerato perché c'erano problemi caratteriali visto che non riusciva a creare gruppo e i risultati non arrivavano sul campo. Un arresto che arriva dopo due anni è spiegabile con il fatto che quella dell'allenatore è una figura particolare.
Pedofilie e vioenzaA lui vengono affidati i giovani e deve prendersene cura e per questo c'è un aggravate che sostituisce la flagranza di reato e l'arresto è previsto.