Si tratta degli “indignati” una eterogenea moltitudine di uomini, donne appartenenti ad ogni ideologia e fascia di età, occupati e disoccupati che si sono impadroniti di piazza Sintagma in pieno centro della capitale ellenica di fronte al parlamento per chiedere tutti insieme che le elite politiche corrotte che governano il paese da trenta anni e che hanno portato la Grecia sull’orlo del baratro se ne vadano.
Chiunque voglia parlare in pubblico dei manifestanti, riceve un numero ed è chiamato sul palcoscenico viene estratto a sorte come i funzionari della Atene antica. Chi riesce ad avere diritto di parola rispetta i due minuti accordati per permettere a quante più persone possibile di dare il proprio contributo. L’assemblea è moderata senza le tipiche azioni di disturbo che si verificano in tali circostanze. Gli argomenti vanno da questioni prettamente organizzative a proposte di nuove forme di resistenza,alla solidarietà internazionale. Ogni settimana avvocati,economisti ed esperti di politica intervengono su invito della piazza a dibattiti organizzati per proporre valide alternative per superare la grave crisi. Le opinioni dei disoccupati e di docenti universitari sono espresse in tempi uguali, discusse e messe ai voti. Questa è la vera democrazia!
La forte resistenza della popolazione alle misure economiche varate è tipica della popolazione ellenica che per tutta la sua storia ha sempre lottato contro l’occupazione straniera e la dittatura. I provvedimenti imposti dal Fondo monetario internazionale,dalla Unione Europea e dalla Banca Centrale europea con il consenso del governo greco, hanno portato a ben undici scioperi generali ed innumerevoli scioperi a livello regionale ed a numerosi episodi di resistenza.
La reazione del governo è stata sino ad oggi di grande imbarazzo in quanto “gli indignati” appartengono a tutti i partiti. Si è concordata una campagna volta a fermare in parlamento i provvedimenti presi con i banchieri per restituire il mastodontico debito greco il chè aggraverebbe l’attuale recessione ed aumenterebbe il già alto tasso di disoccupazione.
Piazza Syntagma di questi tempi è più vicina a piazza Tahrir al Cairo ed alla Puerta del Sol a Madrid, l’esperienza di resistenza ed opposizione quotidiana al parlamento ha cambiato una volta per tutte i greci e le elìte sono ora molto preoccupate. La piazza prende nome dalle dimostrazioni che nel XIX secolo rivendicarono dal re una Costituzione detta appunto syntagma ed ora in questo luogo“gli indignati”chiedono a gran voce un nuovo assetto politico che li affranchi una volta per tutte dalla corruzione.