Tre casse funebri, infatti, sono state rinvenute davanti al municipio, di fronte alla prefettura e sotto alla sede della CISL. Eloquenti i volantini allegati all'azione: «Qui giacciono: il lavoro, i sindacati, le istituzioni».
«l lavoro è morto - spiega Giorgio Ferretti, responsabile provinciale dell'associazione - e non ci resta che celebrare il suo funerale. Dopo l'ennesimo colpo all'occupazione, inflitto dalla Manuli Rubber SPA che ha deciso di chiudere altri 2 reparti entro il 2011, tagliando 52 posti di lavoro, non ci resta che constatare la tragica scomparsa di quest'ultimo dal territorio Piceno».
«Abbiamo scelto i luoghi simbolo del disagio - continua Ferretti - una bara posizionata sotto la sede della CISL rappresenta la morte dei sindacati confederali. Con l'accordo tra CGIL-CISL-UIL e la Manuli si è palesato ciò che buona parte degli operai aveva capito da tempo, ovvero che i sindacati sono diventati organi di partito, impegnati solo nella tutela dell'interesse politico-personalistico».
«Altre casse funebri sono state posizionate nei pressi delle sedi dei poteri istituzionali - conclude Ferretti, responsabile provinciale di CasaPound - a simboleggiare l'assenza cronica dello Stato di fronte ai problemi lavorativi. Uno Stato incapace di dare risposte ai suoi cittadini, inerme di fronte all'anarchia delle multinazionali e del mercato globale. Speriamo che la nostra provocazione possa dare una scossa all'ambiente tutto».