La corsa allo spazio nell'Unione europea

La corsa allo spazio nell'Unione europea

Obiettivi strategici sono i progetti Egnos e Galileo

La riunione impegnerà i Paesi ad elaborare una politica spaziale “per favorire il progresso tecnico e scientifico, la competitività industriale e l’attuazione delle sue politiche”.
Gli obiettivi della futura politica spaziale sono stati già individuati ed ora l’Unione Europea rafforzerà queste attività.
Obiettivi strategici sono i progetti Egnos e Galileo che costituiscono la prima infrastruttura pubblica spaziale di proprietà esclusiva dell’Unione e da essa gestita.
Egnos –European geostationary overlay service- è un sistema di potenziamento basato su satellite per migliorare i segnali trasmessi dai sistemi di navigazione attualmente in funzione, ed è già operativo su buona parte dell’area europea.
Galileo, i cui primi segnali sono previsti per il 2014/2015, garantirà l’indipendenza europea ed assicurerà una copertura globale con una accuratezza metrica e decimale in linea con i piani di ammodernamento del GPS americano e del Glonass russo.
C’è poi il programma Gmes –Global monitoring for environment and security – che consentirà una capacità di osservazione della Terra e contribuirà al perseguimento degli obiettivi comunitari in materia di sviluppo sostenibile e di governance globale,favorendo la lotta ai cambiamenti climatici, la sorveglianza marittima, il controllo dei conflitti e dei traffici illeciti,il supporto alla gestione delle emergenze e degli aiuti umanitari.
Il programma Gmes sarà operativo dal 2014.
Altra esigenza da parte della UE è di realizzare un dispositivo di Sorveglianza dello spazio –Ssa- indispensabile per evitare il rischio,oggi presente, di collisioni accidentali dei satelliti con detriti pericolosi e proteggere quindi le infrastrutture in orbita, dagli effetti derivanti da fenomeni di natura elettromagnetica originati dal Sole o per ridurre il rischio di impatto sulla superficie di corpi ed oggetti orbitanti nello spazio.
L’esplorazione dello spazio è un’ altra priorità del programma europeo che prevede l’esplorazione del sistema solare e l’individuazione delle condizioni per consentire la vita oltre il nostro pianeta.
Al momento sono stati individuati quattro temi preminenti: la stazione spaziale internazionale,l’accesso allo spazio, le tecnologie critiche, l’istituzione di un forum internazionale ad alto livello.
Prima di passare al consolidamento del programma spaziale europeo, si dovrà migliorare il coordinamento degli interventi, i compiti ed i limiti dei vari attori in campo. Dovranno essere chiariti  i ruoli e le responsabilità della Commissione e dell’Agenzia spaziale Europea – Esa- alla luce del Trattato di Lisbona per non disperdere il patrimonio di esperienze e successi accumulati dall’Agenzia nei decenni trascorsi dalla sua nascita.

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