Argomento del convegno quello inerente l’abbandono delle cicche delle sigarette nelle nostre città. Fenomeno che produce dei numeri spaventosi in fatto soprattutto di inquinamento, oltreché di degrado estetico. Nel nostro paese ci sono circa 15 milioni di fumatori. Questi ultimi riversano lungo le piazze, le strade e in ogni altro luogo circa 74 milioni di cicche di sigarette nell’arco di un anno. Inoltre, per far capire la gravità di questa problematica, ecco la quantità di sostanze inquinanti derivanti dalle sigarette abbandonate: 324 tonnellate di nicotina; 21,6 tonnellate di gas tossici; 1440 tonnellate di gas tossici; 12240 tonnellate di acetato di cellulosa. Insomma un bollettino di guerra per l’ambiente.
“Vogliamo far diventare Ascoli una novella Lugano. Tale iniziativa mi era balenata in mente soprattutto per una questione estetica, ma poi mi sono reso conto che i danni provocati da questo fenomeno erano ben più gravi rispetto a quelli di carattere puramente visivo. Far partire questa campagna dalla nostra città sarebbe davvero un vanto ed un orgoglio sia per il Comune che per la Provincia stessa”. Queste le parole di Gaetano Rinaldi, Presidente della sezione ascolana di Italia Nostra.
All’incontro hanno partecipato l’assessore provinciale Andrea Maria Antonini e l’assessore comunale all’ambiente Claudio Travanti.
“Noi come Provincia saremo i primi a promuovere campagne di sensibilizzazione in tale ambito – ha detto Antonini - Dobbiamo agire soprattutto nelle scuole, per diffondere la cultura del vivere civile.” L’assessore ha inoltre ricordato come le cicche di sigarette siano davvero impossibili da recuperare, in ottica di biodegradabilità.
“Si tratta di una tematica davvero molto interessante per tanti motivi ma soprattutto per una questione culturale. Tematica purtroppo trascurata da coloro che se ne dovrebbero occupare”. Questo l’intervento dell’Assessore Claudio Travanti.
Al termine del convegno è stato distribuito ai presenti un elegante porta mozziconi.
Chiudiamo il nostro pezzo con il Decalogo presentato da Italia Nostra per liberare l’ambiente dalle cicche:
Dalla Provincia e dal Comune di Ascoli Piceno, alle Marche, a tutta l’Italia.
1- Campagna di sensibilizzazione per far comprendere la gravità dell’abbandono delle cicche nell’ambiente, con la creazione di un Comitato e il coinvolgimento delle amministrazioni locali, il mondo della scuola, le famiglie, le associazioni di tutela e culturali, gli organismi di categoria e sindacali, le imprese, gli operatori sanitari.
2- Sottoscrizione di una petizione popolare per un’immediata approvazione della Proposta di Legge nr. 3344 d’iniziativa del Deputati Cosenza, Barani ed altri, presentata il 19 marzo 2010, che, nel riconoscere che i mozziconi di sigarette rappresentano un rifiuto altamente inquinante e quindi pericoloso per l’ambiente, prevede la loro raccolta differenziata in appositi raccoglitori.
3- Nelle more dell’approvazione della proposta di legge, predisporre da subito idonei raccoglitori nelle strade, nei parchi, nelle spiagge per abituare i fumatori a servirsene, onde evitare l’abbandono delle cicche nell’ambiente
4- Sollecitare da subito i produttori di sigarette a scrivere sui pacchetti: Un’Italia più bella, più pulita, più civile è possibile: non sporchiamola con le cicche!
5- Destinare una parte minima delle tante entrate procurate dalla vendita delle sigarette per corrispondere una retribuzione a giovani disoccupati incaricati di raccogliere le cicche abbandonate nell’ambiente
6- Obbligare i rivenditori dei prodotti da fumo ad esporre in evidenza nei loro esercizi un “Avviso” a non disperdere i mozziconi nell’ambiente
7- Invitare i rivenditori dei prodotti da fumo a promuovere la vendita degli eleganti “ Portamozziconi tascabili” in commercio da utilizzare per la custodia di questo materiale inquinante e pericoloso
8- Organizzare eventi, campagne di stampa, conferenze, dibattiti per tenere viva l’attenzione sulla campagna “ liberiamo l’ambiente dalle cicche “
9- Monitorare man mano il livello di riduzione della presenza di mozziconi nell’ambiente
10- Prevedere l’adozione di una sanzione amministrativa, consistente nel pagamento di una somma da 100 a 500 euro, per chi abbandona le cicche nell’ambiente, così come già previsto dalle sensibili amministrazioni comunali di Varese, Parma, Trento, Erba e Padova e dal piccolo municipio di Pollica Acciaroli, la Capri del Cilento, con destinazione dei proventi alla raccolta e smaltimento delle cicche abbandonate nell’ambiente.