E’ sufficiente elencare ancora una volta la quantità di inquinanti abbandonati senza alcun controllo e regola per comprendere la gravità del problema: 324 tonnellate di nicotina; 1872milionidi Bq di Polonio-210 ; 1800 tonnellate di COV ( composti organici volatili) 21,6 tonnellate di Gas tossici; 1440 tonnellate di Catrame e condensato; 12240 tonnellate di Acetato di cellulosa.
Senza dimenticare l’aspetto estetico ed igienico: milioni di cicche nelle piazze, nei giardini, vicino ai monumenti, nelle spiagge: uno spettacolo vergognoso ed intollerabile.
Buona parte di queste cicche finiscono, poi, nel mare,contribuiscono al suo ulteriore inquinamento, producono danni irreversibili o addirittura provocano la morte di molti animali marini.
Accettare colpevolmente questo stato di cose non è più possibile. Vogliamo far partire da Ascoli una campagna per mostrarci degni del grande dono che il Creatore ha voluto farci creando un ambiente così bello, così vario, così ricco di colori e splendidi paesaggi. Iniziamo quindi dalla Provincia e dal Comune di Ascoli una battaglia per cambiare radicalmente il nostro comportamento. Facciamo letteralmente scomparire le cicche ora presenti in maniera intollerabile nei luoghi e negli angoli più impensabili.
Chiediamo che analoghe iniziative vengano prese nel resto della nostra amata Italia.
Chiediamo con forza che la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati il 19 marzo 2010 venga rapidamente approvata, in modo da obbligare alla raccolta differenziata delle cicche in appositi raccoglitori, trattandole, come in realtà sono, come rifiuti altamente inquinanti e quindi pericolosi e tossici.
Incontriamoci giovedì 19 maggio alle ore 18.00 nella Libreria Rinascita per approfondire le problematiche connesse a questa grave emergenza - chiede Italia Nostra - Approviamo e diffondiamo il Decalogo proposto da Italia Nostra per liberare l’Italia dalle cicche. Impegniamoci tutti per “ Un’Italia più bella, più pulita, più civile “. La cosa è possibile: basta volerla.
Ecco il Decalogo di “ ITALIA NOSTRA ” per liberare l’ambiente dalle cicche
Dalla Provincia e dal Comune di Ascoli Piceno, alle Marche, a tutta l’Italia.
1- Campagna di sensibilizzazione per far comprendere la gravità dell’abbandono delle cicche nell’ambiente, con la creazione di un Comitato e il coinvolgimento delle amministrazioni locali, il mondo della scuola, le famiglie, le associazioni di tutela e culturali, gli organismi di categoria e sindacali, le imprese, gli operatori sanitari.
2- Sottoscrizione di una petizione popolare per un’immediata approvazione della Proposta di Legge nr. 3344 d’iniziativa del Deputati Cosenza, Barani ed altri, presentata il 19 marzo 2010, che, nel riconoscere che i mozziconi di sigarette rappresentano un rifiuto altamente inquinante e quindi pericoloso per l’ambiente, prevede la loro raccolta differenziata in appositi raccoglitori.
3- Nelle more dell’approvazione della proposta di legge, predisporre da subito idonei raccoglitori nelle strade, nei parchi, nelle spiagge per abituare i fumatori a servirsene, onde evitare l’abbandono delle cicche nell’ambiente
4- Sollecitare da subito i produttori di sigarette a scrivere sui pacchetti: Un’Italia più bella, più pulita, più civile è possibile: non sporchiamola con le cicche!
5- Destinare una parte minima delle tante entrate procurate dalla vendita delle sigarette per corrispondere una retribuzione a giovani disoccupati incaricati di raccogliere le cicche abbandonate nell’ambiente
6- Obbligare i rivenditori dei prodotti da fumo ad esporre in evidenza nei loro esercizi un “Avviso” a non disperdere i mozziconi nell’ambiente
7- Invitare i rivenditori dei prodotti da fumo a promuovere la vendita degli eleganti “ Portamozziconi tascabili” in commercio da utilizzare per la custodia di questo materiale inquinante e pericoloso
8- Organizzare eventi, campagne di stampa, conferenze, dibattiti per tenere viva l’attenzione sulla campagna “ liberiamo l’ambiente dalle cicche “
9- Monitorare man mano il livello di riduzione della presenza di mozziconi nell’ambiente
10- Prevedere l’adozione di una sanzione amministrativa, consistente nel pagamento di una somma da 100 a 500 euro, per chi abbandona le cicche nell’ambiente, così come già previsto dalle sensibili amministrazioni comunali di Varese, Parma, Trento, Erba e Padova e dal piccolo municipio di Pollica Acciaroli, la Capri del Cilento, con destinazione dei proventi alla raccolta e smaltimento delle cicche abbandonate nell’ambiente.