Si, un appello all'uomo che mercoledì scorso ha telefonato da una cabina in Piazza San Francesco a Teramo al 113 per avvisare che c'era un cadavere di donna nel bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella.
"Non deve avere paura", dicono gli inquirenti poiché sono convinti che l'uomo non abbia nulla a che fare con il delitto e che potrebbe invece fornire elementi utili alle indagini.
L'anonimo telefonista, che dalla voce sembrava piuttosto anziano, potrebbe essere un cercatore di funghi che si è imbattuto casualmente nel cadavere di Melania.
Non ha chiamato immediatamente la polizia, forse perché sprovvisto di un telefono cellulare, o perché, sotto choc, ha cercato prima di calmarsi, ma dalla pineta è arrivato a Teramo, dando l'allarme con un certo ritardo. Si tratta di un comportamento che le Procure comprenderebbero, dicendo all'uomo di non dover temere nulla. Ancora un appello, stavolta rivolto a quanti sono passati per il bosco delle Casermette dalle 6.30 di lunedì 18 aprile, giorno della scomparsa di Melania, fino al pomeriggio del 20, quando è stato trovato il cadavere.