Alle 3.32, l’ora della catastrofe, sono giunti i 309 rintocchi della campana della Chiesa delle Anime Sante, accompagnati dalla lettura dei nomi delle altrettante vittime, in un mesto e religioso silenzio.
6 Aprile, il giorno del lutto
Alle 3.32 di notte del 6 aprile 2009, un violento terremoto di magnitudo 6.1 colpì la città dell’Aquila e i comuni vicini tra cui Onna(paese che ha lasciato al sisma il maggio numero di vittime, ben 49), San Demetrio, Tempera, Pizzoli. La scossa fu avvertita distintamente anche a Roma, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara ed in altre cittadine del centro – sud come Napoli e Caserta. Il sisma provocò 309 morti, oltre 1600 feriti e circa 10 miliardi di euro di danni. Davvero encomiabile fu il lavoro dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine che coordinarono alla grande i soccorsi, cercando di estrarre da sotto le macerie il maggior numero di vite umane, lavorando incessantemente di giorno e di notte.