Fu appunto la Resistenza partigiana antifascista a riscattare l’onore e la dignità del nostro Paese aprendo una nuova e più proficua era di Pace e di sviluppo.
Questo nostro Paese che oggi 2011 festeggia l’anniversario dell’Unità d’Italia di cui abbiamo celebrato i 150 anni il giorno 17 marzo; Unità d’Italia che oggi è messa in “discussione e stravolta” da una parte politica italiana all’interno della coalizione di Governo.
Oggi, tutti gli ascolani, devono essere fieri ed orgogliosi di appartenere ad una città insignita nel 2001 della Medaglia d’Oro al Valor Militare e capoluogo di una Provincia, anch’essa insignita nel 1976, dalla stessa onorificenza.
Com'è tradizione anche quest'anno si svolgerà una manifestazione a San Marco in ricordo dei caduti della Resistenza. Il 25 aprile deve essere un giorno di festa e di mobilitazione, con un'ampia partecipazione sia dei giovani sia di tutti gli ascolani d'ogni età e condizione fino alle istituzioni.
Questa manifestazione non può essere solo un ricordo per ciò che accadde dandoci libertà e democrazia, ma deve essere una conferma e una difesa per quelle conquiste. In modo particolare oggi, che c'è in atto una campagna revisionistica di delegittimazione della Resistenza e di rivalutazione del fascismo. Ma quale revisionismo! E' giusto definire "revisionismo" ciò che invece è frutto di una banalità arrogante, mistificazione e falsificazione usate solo a scopo politico? Per valorizzare il significato di quest’importante appuntamento e tenere viva la memoria di una fase storica nella quale affondano le radici della Costituzione e della nostra Repubblica, partecipiamo tutti in massa alla tradizionale cerimonia commemorativa che si terrà sul pianoro di Colle San Marco.
Colgo l’occasione per fare un appello alle Istituzioni (Comune e Provincia di Ascoli Piceno):
Non bisogna ricordarsi dei giorni 25 aprile e 3 ottobre (2-5 ottobre 1943 quando i primi partigiani difesero la città e costrinsero alla resa i tedeschi i quali erano sicuri di poter imbavagliare Ascoli come avevano già fatto con altri centri) solo ed esclusivamente nei giorni delle commemorazioni e partecipare ad esse per fini mediatici e non per “credo”(!!!), ricordiamoci di loro tutto l’anno ed è per questo che rivolgo tale appello alle Istituzioni affichè si ricordino del Sacrario sito all’inizio del pianoro di Colle San Marco.
Come si può notare dalla foto la parte scritta è in completo abbandono da tempo, con mancanza di diverse lettere. La mancanza di queste lettere non permette una “sciolta” lettura, specialmente per quelle menti più fresche quali quelle dei nostri figli e nipoti.
Non penso che sia di grande spesa e/o di grande lavoro sanare tale situazione. Mi preme ricordare che sia la Provincia sia il Comune di Ascoli Piceno, in quanto "medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana", percepiscono (seppur minime) pensioni di guerra. Usiamone una quota-parte per questo lavoro. Sarebbe un segnale forte e deciso per un giusto riconoscimento a tanti ascolani (da Cellini a Bartolomei) morti per la nostra democrazia e libertà, oltre al ricordo della figura del Comandante Partigiano Spartaco Perini, scomparso dieci anni fa, diventato simbolo della resistenza».