«Il Protocollo d'Intesa, ormai definito nei suoi contenuti portanti – dice il sindaco Guido Castelli – ha bisogno di alcuni aggiustamenti. Occorre verificare la possibilità di procedere ad una riprogrammazione a livello regionale del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e del Fas (Fondo aree sottoutilizzate), per dirigere risorse su progetti strategici come “Ascoli21”».
Un nodo, quello di trovare finanziamenti per rendere sostenibile il progetto “Ascoli21”, che per Restart è cruciale dovendo sobbarcarsi un onere complesso come quello della bonifica che si prevede debba costare circa 40 milioni di euro. L'occasione per chiarire questa problematica può essere il “Forum Ascoli21: ripartiamo dal futuro” che si terrà il prossimo 2 aprile dalle 9 alle 13 presso l'Auditorium della Fondazione Carisap.
In quella sede si affronterà il tema del Polo scientifico, tecnologico e culturale. Cosa sarà, quali centri di ricerca e in quali settori si insedieranno, quali imprese potranno incubarsi. Diversi e tutti estremamente qualificati i relatori che interverranno. Centrale la figura dell'architetto Gioacchino Catanzaro, dirigente della Divisione XVI che si occupa del Recupero e reindustrializzazione dei siti produttivi inquinati del Mise (Ministero dello sviluppo economico), fresco di nomina.
E l'architetto Catanzaro potrà forse dipanare le nebbie dietro le quali si cela la verità sui 30 milioni di euro che erano stati destinati inizialmente all'infrastrutturazione dell'ex area Carbon. Molti infatti sostengono che quelle risorse ormai sono scomparse e Ascoli sarebbe così penalizzata. Esiste poi una seconda ipotesi spesso ripetuta durante i confronti ministeriali sul progetto di riqualificazione tra la Provincia di Ascoli e i tecnici del Mise: i fondi ci saranno soltanto per i progetti cantierabili. Insomma se Ascoli ha un progetto concreto i soldi ci sono.
Quello della cantierabilità a questo punto potrebbe essere un alibi non più praticabile dal Governo. Entro l'estate infatti dovrebbe essere concluso il progetto definitivo di bonifica e, probabilmente entro fine anno, anche la variante urbanistica dell'area dovrebbe essere in dirittura d'arrivo. A quel punto, potendo iniziarsi la bonifica, di fatto ci sarebbe la cantierabilità, poiché ci sarebbero tutti i requisiti per sottoscrivere l'accordo di programma: dunque i cordoni della borsa potrebbero sciogliersi.
Nel tavolo di coordinamento i sindacati hanno sottolineato gli impegni per riassorbire i lavoratori in cigs e la richiesta di proroga degli ammortizzatori sociali. Per ultimare e sottoscrivere il protocollo manca poi la risposta dalla Regione sul metodo del Pru (Piano di recupero urbano) per validare la variante urbanistica necessaria al programma Ascoli 21.
Il programma del Forum Ascoli21: ripartiamo dal futuro