Spacca presenterà una memoria sul Milleproroghe

Spacca presenterà una memoria sul Milleproroghe

Il presidente della Regione Marche non vuole vessare i marchigiani aumentando le accise

Durante l’incontro sono state affrontate anche le modalità per il reperimento dei fondi necessari per la ricostruzione. Il presidente Spacca ha in tal senso espresso le perplessità della Regione per la norma del cosiddetto Milleproroghe con cui si autorizza le Regioni ad intervenire sulla fiscalità regionale per sostenere i costi dei danni provocati da calamità naturali. “Una norma – hanno detto il presidente e il direttore generale della Regione Mario Conti – che presenta problemi di interpretazione.
La Regione Marche si riserva quindi un approfondimento sull’applicazione del Milleproroghe affidandosi ad insigni costituzionalisti”. Una “memoria” con gli approfondimenti e le riserve della Regione sarà poi fatta pervenire alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Decreto Milleproroghe infatti prevede che le Regioni possano aumentare fino a 5 centesimi il costo a litro della benzina e gasolio. Viene anche definita legge vergogna.
Metodo davvero iniquo in questo momento per i territori marchigiani. “L’eccezionale ondata di maltempo, che ha provocato tre vittime – ha detto Spacca – ha colpito distretti industriali tra i più importanti in Italia e nel mondo, come quello del cappello e della calzatura, aziende agricole, attività artigianali, famiglie. L’immediata dichiarazione dello stato di emergenza è dunque fondamentale per poter attuare da subito gli interventi più urgenti. Apprezziamo quindi l’impegno formale del Governo in questo senso e la vicinanza dimostrata in questo difficile momento per la comunità marchigiana”.
Quanto alla gestione dell’emergenza, Letta e Gabrielli hanno espresso il loro ringraziamento alla Protezione civile regionale per la tempestività e l’efficacia dell’intervento. Un ringraziamento che è stato esteso da Spacca anche a tutti i volontari che si sono prodigati in queste difficili giornate. “L’ultima riflessione – ha concluso Spacca – riguarda la necessità di una programmazione del territorio, di regolamenti urbanistici ed edilizi e di un regime idraulico in linea con i cambiamenti climatici in atto, che dovrà essere avviata immediatamente con un primo stralcio del processo di revisione della legge urbanistica regionale”.

Con Spacca erano presenti all’incontro il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Paolo Petrini, la presidente dell’Upi Marche Patrizia Casagrande, il presidente dell’Anci Marche Mario Andrenacci, il capo della Protezione civile delle Marche Roberto Oreficini, i dirigenti della Regione Mario Conti, Fabrizio Costa e Cristina Martellini.
Nel corso dell’incontro il presidente Spacca ha illustrato la drammatica situazione in cui versano le Marche dopo l’alluvione dell’1 e 2 marzo, presentando la ricognizione dei danni, che ammontano 462,7 milioni di euro (cui andranno aggiunti quelli all’agricoltura ancora in fase di valutazione).
Tre le urgenze evidenziate da Spacca: la dichiarazione dello stato di emergenza, la nomina del commissario delegato e l’ordinanza di Protezione civile con le priorità degli interventi. Il sottosegretario Letta e il capo della Protezione civile Gabrielli hanno annunciato che il decreto per la dichiarazione dello stato d’emergenza per le Marche e le altre regioni colpite sarà portato all’attenzione del Consiglio dei ministri in programma per domani.
Dopodiché sarà nominato il commissario e approvata l’ordinanza di Protezione civile all’interno della quale saranno inseriti tre “capitoli” di interventi, in ordine di priorità: quelli di somma urgenza (assistenza alla popolazione, messa in sicurezza, ecc.), quelli per il ristoro delle attività produttive colpite dall’alluvione, quelli per il ripristino delle infrastrutture e dei versanti idrogeologici colpiti.