La Moroder era affiancata dagli assessori alle Pari opportunità delle Province marchigiane.
Il progetto itinerante prende il via domani alle 11 ad Ancona, in Piazza Roma, in occasione della Giornata della donna, per poi proseguire nelle principali città del territorio marchigiano in una estesa campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sul fenomeno della violenza domestica sulle donne promossa dalla Regione in collaborazione con le Province e i principali Comuni marchigiani.
“L’intento – spiega Serenella Moroder – è quello di rompere il muro di silenzio che circonda la violenza domestica e di superare la percezione del fenomeno come fatto di natura privata o riconducibile solo a casi isolati, informando sulla reale portata del problema, sulle cause di natura sociale e culturale, sui possibili strumenti per contrastarlo”.
Ispirata al format internazionale “Silent Witness”, l’iniziativa prevede l’allestimento, nelle principali piazze delle regione, di cento sagome di donna a dimensione umana sulle quali è stata incisa la loro storia, o di morte per maltrattamenti o di violenze subìte e denunciate anche grazie al sostegno dei servizi presenti sul nostro territorio. “Un ‘pugno violento’ per prendere coscienza sulla drammatica situazione della violenza” ha rilevato Serenella Moroder nel rinnovare l’appello a creare complicità tra donne.
Attorno alle sagome si realizza la manifestazione che prevede una serie di iniziative correlate al tema della violenza sulle donne: una maratona di lettura con attrici di fama, autorità del territorio e cittadini presteranno la loro voce leggendo testi letterari di tutti i tempi; spettacoli teatrali, incontri, momenti di approfondimento e dibattiti.
Saranno coinvolte anche gli istituti scolastici superiori che realizzeranno dei lavori di gruppo sulla problematica. Nelle piazze dell’evento si troveranno materiale informativo, cartelloni e i dati aggiornati sui casi di violenza nelle Marche.
“E’ necessario affermare in modo chiaro la cultura del rispetto delle differenze e delle identità a partire dai giovani - aggiunge l’assessore regionale - per una trasformazione culturale che deve registrare l’impegno di tutti, dalle istituzioni alla società civile. La lettura collettiva sarà un modo diverso di ricordare l’8 marzo nel tentativo di generare una comunità umana più consapevole”.
In conferenza stampa sono intervenuti anche don Aldo Bonaiuto e Valentina Giuliodori, rispettivamente dell’Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Benzi, e dell’Ambasciata dei Diritti Marche, che hanno voluto ringraziare la Regione per aver istituito borse di studio riservate a giovani donne che vivono nel nostro territorio e hanno bisogno di supporto per superare le difficoltà che hanno segnato le loro vicende personali. Non solo violenza, soprusi e discriminazioni, ma anche ostacoli quotidiani nel riconoscimento dei loro diritti personali e sociali.
La campagna di sensibilizzazione che parte l’8 marzo 2011 prosegue fino al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Oltre alle istituzioni regionali, provinciali e comunali di parità sono stati coinvolti i centri antiviolenza, le associazioni e gli enti, l’Ufficio scolastico regionale e gli istituti scolastici superiori.
Le città coinvolte dal progetto ‘Le forme della violenza’:
le sagome saranno nelle piazze principali delle cinque province e nelle città di Jesi, Osimo, Fabriano, Senigallia, Loreto, Urbino, Fano, San Benedetto del Tronto, S. Elpidio a Mare, Civitanova Marche, San Severino Marche, Castel di Lama, Fermignano, Falconara, Recanati.