Nella giornata del 04 marzo gli uomini del Comandante Ghimenti hanno dovuto evacuare due immobili, uno in località Brecciarolo, frazione del capoluogo piceno, ed uno a Torre San Patrizio, nel fermano. Gli edifici in questioni si trovano in zone sottostanti a pendii franosi e non potendo escludere a priori il rischio di possibili ulteriori smottamenti di terreno, peraltro, già verificatesi nelle vicinanze nei giorni scorsi, si è dovuto ricorrere a tal provvedimento per salvaguardare l’incolumità dei residenti.
In giornata si è lavorato ancora nell’ormai tristemente famoso Ete Morto, a Casette d'Ete di Sant'Elpidio a Mare, dove sono state travolte dalla piena le due persone poi ritrovate decedute. Personale del Nucleo Fluviale del Comando ha lavorato sul ponte di Via La Masa per rimuovere rami, tronchi e tutto ciò il corso d’acqua aveva trasportato con l’onda di piena, determinando l'ostruzione degli spazi fra le campate del ponte. Tutti elementi che, incastrati tra loro, costituivano una vera e propria diga compromettendo la staticità del ponte stesso.
Sono continuati, poi, i prosciugamenti sia nell’ascolano, soprattutto nelle fabbriche e nei capannoni della zona industriale di Centobuchi a Monteprandone e a Porto d’Ascoli, in zona Agraria, così come a Fermo e nei comuni limitrofi. Ulteriori interventi sono stati effettuati per la rimozione di alberi dalla sede.