A seicentoquarantamila euro ammonta la spesa per gli interventi effettuati nelle attuale fase di emergenza per ripristinare situazioni di sicurezza, mentre almeno 21 milione e 340 mila euro saranno necessari per riparare le infrastrutture, cioè le strade e per opere idrauliche e di regimazione dei corsi d’acqua.
Ogni calcolo appare comunque estremamente provvisorio, dato che sicuramente le cifre sono destinate a crescere, soprattutto per quanto riguarda i dissesti idrogeologici.
Ancora questa mattina, infatti, mentre negli uffici della Provincia di Macerata, si metteva mano alle prime perizie per fare un censimento dei danni, nella sala operativa di protezione civile continuavano a giungere segnalazioni di frane e smottamenti. Ai danni subiti dalla Provincia vanno poi aggiunti quelli dei singoli Comuni e dei privati, sia alle strutture civili, sia industriali ed agricole.
Un vero disastro, che colpisce il territorio in un momento economicamente già difficile e in una fase in cui tutte le pubbliche amministrazioni si trovano in condizione di ristrettezze finanziarie.
L'investimento più rilevante che la Provincia si trova a dover sostenere è rappresentato dal ripristino del ponte sul torrente Fiastra lungo la strada Corridonia-Colbuccaro. Proprio qui questa mattina c’è stato un sopralluogo del presidente della Regione Marche, Gina Mario Spacca, il quale – accompagnato dal responsabile regionale della protezione civile, Roberto Oreficini – ha incontrato sul posto, oltre ai tecnici dell’Amministrazione provinciale, il prefetto Vittorio Piscitelli, il vice prefetto Tiziana Tombesi, attuale vice commissario prefettizio della Provincia, il sindaco di Corridonia, Nelia Calvigioni.
L'ing. Alessandro Mecozzi, dirigente della settore viabilità della Provincia, ha illustrato al presidente Spacca il danno subito dal ponte per la forte piena, stimando in 4 milioni di euro la spesa necessaria. Il ponte, che misura 170 metri, con nove campate, è uno dei più lunghi dell’intera rete stradale provinciale e si è “piegato” al centro a seguito del “collasso” di una delle pile che poggiano nell’alveo del torrente.
Mentre era in corso il sopralluogo del presidente della Regione, nella Sala operativa provinciale, il vice commissario prefettizio, Sante Copponi, approntava insieme a dirigenti e funzionari dei settori patrimonio, opere idrauliche, protezione civile e viabilità, un dettagliato censimenti dei danni con relativa quantificazione che è stato trasmesso in giornata alla protezione civile regionale.