Gimbus: assistenza, educazione e formazione per i giovani

Gimbus: assistenza, educazione e formazione per i giovani

Scopo. promuovere l’uso del mezzo pubblico quale risorsa della mobilità quotidiana

Partecipazioni fondamentali quelle dell’Azienda di trasporto pubblico “START S. p. a.” e della Zona Territoriale 13.
“Gimbus è un progetto di rete, del territorio che coinvolge più istituzioni – dice il presidente della Provincia Piero Celani – che potrà diventare un riferimento per tutti i giovani del nostro territorio. Uno strumento che produce assistenza, educazione e formazione.
Per portare a questi frutti però, il piano dovrà essere ben strutturato”. Celani fa riferimento ad esperimenti simili avvenuti nella realtà picena senza successo, che erano collegati solo al puro trasferimento di persone e non volti all’acquisizione di una cultura della sicurezza.
Ma veniamo in concreto agli obiettivi specifici del Progetto Gimbus. Innanzitutto promuovere l’uso del mezzo pubblico quale risorsa della mobilità quotidiana, sensibilizzando i giovani verso scelte alternative e sostenibili.
Creare un sito internet (che è in fase di allestimento) dedicato alla sicurezza stradale in cui riunire tutte le attività messe in atto nel territorio.
Che diventi quindi, uno spazio di incontro tra amministrazione e utenza. Favorire la nascita e la diffusione di momenti informativi inerenti la guida, nei quali si possa discutere liberamente spaziando dalle condizioni psico - fisiche alterate prima di mettersi al volante, fino ad arrivare alla consapevolezza e al rispetto dei propri limiti. Ultimo, ma forse l’obiettivo più importante del progetto è quello di far conoscere BOB.
Vi starete chiedendo chi sia costui?
BOB sarebbe il guidatore designato, la persona che si asterrà dal bere e che potrà riaccompagnare a casa tutti gli altri amici in piena sicurezza.
La campagna di sensibilizzazione, nata in Belgio nel 1995, è diventata buona prassi nell’Unione Europea, riscuotendo un enorme successo in tutti gli Stati che hanno deciso di adottarla.
Gimbus è costato complessivamente 170mila euro. Dal Ministero della Gioventù è giunto un finanziamento di 105mila euro, mentre i restanti 65mila sono arrivati dal contributo dei comuni di Ascoli Piceno, Castel di Lama, Folignano e Maltignano.
Proprio ai ragazzi frequentanti le scuole superiori della città e domiciliati o residenti nelle zone appena citate, è destinato tale progetto.
Giovani che grazie alla “Bus Safety Card – by day”, potranno usufruire del mezzo pubblico gratuitamente andata e ritorno, durante le manifestazioni del carnevale. Si partirà subito domani venerdì 4 marzo con destinazione Offida, per la tradizionale festa de “Lu Bove fint”, dove sono previste partenze da Ascoli, Villa S.Antonio, Piattoni e Offida. Si proseguirà sabato 5 marzo, quando i ragazzi potranno recarsi al Palasport di Monterocco per il “Veglione di Carnevale”. In questo caso il bus potrà essere preso da Monticelli e Piazza Roma e Monterocco appunto.
Le giornate clou per antonomasia dei festeggiamenti carnascialeschi sono la domenica ed il martedì. E anche in questi 2 giorni, i ragazzi dei comuni limitrofi al capoluogo piceno, potranno giovare del mezzo pubblico per raggiungere piazza del Popolo.
Non a caso sono previste partenze da Acquasanta, Colli del Tronto, Pagliare, Roccafluvione, Villa Pigna e Mozzano. Comunque per gli orari di partenza e di arrivo, sono state distribuite apposite locandine e manifestini con tutte le varie linee gratuite messe a disposizione.