«L'assemblea è stata molto partecipata (erano presenti più di 150 persone) - fa sapere il Circolo Legamebiente Ascoli - Di grande interesse gli interventi del dott Pela del reparto di Pneumologia e del chimico Giulio Bini del Circolo Legambiente Ascoli Piceno, che hanno informato i cittadini sui gravi rischi per la salute dovuti alla alta concentrazione di polveri sottili nella zona e sulle possibili cause di un simile livello di inquinamento. Molto chiara e dettagliata anche la relazione dell'Avv. Anna Laura Luciani sulla normativa attualmente vigente in materia di inquinamento da polveri sottili e sulla grave situazione di Villa Sant'Antonio, con un raffronto dei risultati delle altre centraline posizionate nella città di Ascoli e di San Benedetto del Tronto. Dall'analisi dei dati sugli sforamenti si evince che la componente dovuta al traffico veicolare nei valori delle PM10 è minima rispetto a quella di origine industriale. Altrimenti non si spiegherebbe come mai i valori di Villa Sant'Antonio sono molto più alti di quelli riscontrati sulla trafficatissima Statale Adriatica di San Benedetto.
La dott.ssa Anna Rita Testa ha informato sulle attività del Comitato antinquinamento di Villa Sant'Antonio e di Castel di Lama esponendo il contenuto di una petizione con la quale i residenti chiedono il mantenimento in loco della centralina di montoraggio, il controllo dettagliato sulle industrie operanti nella zona e un piano di risanamento della qualità dell'aria. Ad oggi sono state raccolte più di 200 firme. Il dibattito successivo agli interventi si è protratto fino a dopo la mezzanotte in un clima di grande partecipazione e interesse, nella consapevolezza che è in gioco la salute e il futuro dei nostri figli. Assenti (per fortuna) i politici».