Lo ha deciso l’esecutivo, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Marco Luchetti. La scelta, è stato evidenziato, recepisce le sollecitazioni provenienti dal territorio e festeggia “solennemente una ricorrenza di grande valore simbolico”. L’anniversario, ha ribadito il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, “deve stimolare nei giovani una riflessione sugli eventi storici che hanno portato all’Unità d’Italia e che hanno visto le Marche protagoniste di pagine eroiche, a partire dalla Battaglia di Castelfidardo. La ricorrenza, però, ha anche un forte richiamo all’attualità, come i temi del federalismo solidale che vanno sviluppati sottolineando l’unità e la coesione del nostro Paese. Riteniamo che la Festa nazionale vada onorata adeguatamente, dando un segnale che possa favorire nei ragazzi la piena comprensione dell’anniversario e della sua importanza”.
Confcommercio: i negozi posson restare aperti
Con nota del 10 febbraio 2010 a firma del dirigente del settore Commercio Pietro Talarico la Regione Marche ha scritto a tutti i Sindaci che giovedì 17 marzo 2011, festa nazionale per i 150 anni dell'unità d'Italia, non è da considerare una festività calendarizzata e che pertanto non vi è obbligo di chiusura degli esercizi commerciali. Ne dà notizia il direttore Confcommercio Giorgio Fiori aggiungendo che “finalmente si è chiarito l’arcano in linea tra l’altro con le aspettative degli stessi operatori aderenti a Confcommercio che pur nella consapevolezza dell’importanza della ricorrenza che meritava sicuramente una pausa lavorativa e di riflessione, si sarebbero trovati per certi versi “spiazzati” rispetto alle deroghe alle chiusure festive già decise per l’anno 2011 sin dallo scorso mese di dicembre”. “Resta comunque fermo -aggiunge Fior i- l’impegno formale assunto da Confcommercio unitamente ad altre organizzazioni di categoria di dare il massimo contributo affinché la ricorrenza del 17 marzo sia vissuta con autentico e orgoglioso senso di partecipazione anche dalle imprese commerciali e turistiche”.