In tutto 20 grammi di cocaina e 10 di eroina, di cui erano state approntate diverse dosi pronte per la cessione. Ma anche 9 telefoni cellulari, di provenienza illecita ed un navigatore satellitare. Inquietante, infine, il rinvenimento di 2 apparati ricetrasmittenti per captare le onde radio delle forze di polizia. A detenere il tutto un tunisino, O.A. 32 enne, di Mahdia.
L'africano è nativo della stessa località d’origine di Draif Lofti, picchiato ed ucciso la notte del 12 novembre scorso proprio nei pressi dell’Hotel House. E in quella circostanza i carabinieri della compagnia di Civitanova avevano fermato 5 persone, un sesto arrestato successivamente a Mantova; fra i 6 vi erano 4 tunisini. Le logiche di prevaricazione dei tunisini della capitale su quelli della provincia erano emerse ed avevano confermato la piena conoscenza, da parte degli investigatori dell’Arma, delle dinamiche che avevano determinato molti episodi di violenza all’House.
L’arrestato di oggi dovrà rispondere di detenzione e spaccio di stupefacenti, oltre alla ricettazione dell’ostensorio e del materiale elettronico (telefoni e radio). Sono in corso, pertanto, verifiche sul territorio marchigiano per accertare innanzitutto da quale furto in luogo di culto provenga il prezioso porta ostie.
Il tunisino è stato condotto alla casa circondariale di Ancona ove permarrà a disposizione della magistratura del capoluogo maceratese.