Di ritorno dal sopralluogo al viadotto crollato ieri sera sul Cesano tra San Michele al Fiume e Corinaldo, il presidente Matteo Ricci fa il punto della situazione: «Ho fatto una prima ricognizione con il presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande. L’accelerazione dell’erosione, negli ultimi giorni, ha determinato il cedimento. Ora insieme definiremo il progetto per gli interventi necessari. Insieme alla previsione delle risorse, sicuramente cospicue, che occorreranno. Per questo abbiamo già chiesto un incontro alla Regione su stanziamenti e procedure». Sul posto anche i sindaci di Mondavio, Federico Talè, e Corinaldo, Livio Scattolini. Il ponte era già da tempo sotto osservazione, con monitoraggio quotidiano dei cantonieri e senso unico alternato istituito proprio per le preoccupazioni causate dalle piene del fiume. Proprio il versante anconetano, dove il pilone ha ceduto, destava le maggiori preoccupazioni. «La Provincia di Ancona, in particolare, stava studiando un progetto per la messa in sicurezza – continua Ricci -. Misure di cautela erano già state prese, ma negli ultimi giorni il fiume ha alzato notevolmente la pressione». L’assessore Massimo Galuzzi, presente al summit, sottolinea che «anche la neve ha contribuito al cedimento del pilone. Ora abbiamo definito la viabilità alternativa, che utilizzerà i ponti a valle e a monte. Immediatamente saranno indicati i percorsi con la segnaletica. Sicuramente ci saranno disagi per i cittadini, perché il tragitto per andare da una parte all’altra della Valcesano si allungherà, ma purtroppo non è possibile fare diversamente. Da parte nostra, c’è il massimo impegno per accelerare gli interventi sul ponte, sicuramente non facili…».