“La raccolta del materiale documentale per il museo – spiega l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi – rappresenterà la priorità delle iniziative ordinarie e culturali delle associazioni e delle federazioni dei marchigiani all’estero e, nelle Marche, di iniziative congiunte tra Regione e Province per sollecitare un ampio coinvolgimento di tutta la popolazione. L’idea del museo è anche volta a favorire un’attività educativa per i giovani e i bambini marchigiani per apprendere quando e come i loro nonni erano ‘extracomunitari’”.”.
Testimonianze documentali, lettere, scritti, filmati, manifesti, giornali d’epoca, rappresentano l’insieme del materiale espositivo, alla cui raccolta tutti sono chiamati a contribuire, “con la consapevolezza – continua Marconi – che un complesso di buone iniziative verso i marchigiani all’estero non può prescindere da una diffusa conoscenza della loro storia”.
Il museo potrà essere itinerante o avere sede in una città marchigiana da individuare. Il progetto si avvarrà della collaborazione del settore delle politiche giovanili e potrà prevedere l’istituzione di una commissione scientifica che si occuperà della creazione di una struttura polifunzionale dedicata alla storia dell’emigrazione e al reperimento, conservazione, catalogazione e valorizzazione delle fonti storiografiche.
Nell’obiettivo di perseguire un contenimento della spesa, si procederà poi a una nuova regolamentazione della programmazione delle riunioni plenarie e delle conferenze continentali delle associazioni dei marchigiani all’estero: le riunioni plenarie si svolgeranno di norma ogni due anni, mentre le quattro conferenze continentali (Europa - America del Nord - America del Sud-Oceania) si terranno nel corso dello stesso anno, con cadenza biennale in alternanza alle riunioni plenarie; il comitato esecutivo si riunirà annualmente in territorio regionale.
Il Piano 2011 prosegue sostanzialmente nell’ottica di quanto già proposto nel 2010, nel rispetto della politica regionale che tende a tutelare, sotto il profilo sociale, culturale ed economico i cittadini marchigiani residenti all’estero o rimpatriati; è suddiviso in due parti: una relativa agli interventi della Regione, un’altra relativa agli interventi dei Comuni che agiscono attraverso il trasferimento dei fondi regionali. Complessivamente, per gli interventi le risorse disponibili sono pari a 352mila euro; previste anche risorse aggiuntive messe a disposizione di altri Servizi regionali.
Come per il 2010, saranno organizzati corsi di formazione linguistico-culturale, promossi dalle stesse associazioni nei rispettivi Paesi, e rivolti a figli o discendenti di emigrati marchigiani di qualsiasi età: “Questa azione – afferma Marconi – è piuttosto richiesta in quanto è forte l’esigenza di conoscere la lingua italiana, che continua ad essere il principale elemento di identità”.
Confermati, inoltre, la creazione di borse di studio, viaggi educativi con “destinazione Marche” e altri interventi rivolti ai giovani per stimolare il loro interesse per la cultura italiana, come anche gli interventi a sostegno delle famiglie di marchigiani o discendenti di marchigiani residenti all’estero che si trovano in particolari condizioni di disagio.
Proseguiranno le iniziative volte alla conoscenza delle potenzialità turistiche marchigiane e l’impegno a coinvolgere giovani discendenti marchigiani nelle fiere del turismo e nelle altre iniziative di promozione regionale. Per loro saranno inoltre favorite iniziative brevi di formazione, stage, con il duplice scopo di reimportare nei loro Paesi i modelli economico-produttivi marchigiani e di produrre effetti di ritorno sull’economia regionale.