Incontro con Padre Raniero Cantalamessa a palazzo dei Capitani

Incontro con Padre Raniero Cantalamessa a palazzo dei Capitani

Dal 1980 è stato Predicatore della Casa Pontificia

A ricevere il noto frate ascolano ci sarà il Sindaco Guido Castelli, affiancato da Sua Eccellenza il Vescovo Silvano Montevecchi.
Padre Raniero è nato a Colli del Tronto nel 1934 ed è un presbitero, teologo e predicatore italiano dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Dal 1979 si è dedicato interamente al ministero della Parola e dal 1980 è stato Predicatore della Casa Pontificia, col compito di dettare, ogni venerdì mattina, in Avvento e in Quaresima, una meditazione in presenza del Papa e di alte autorità ecclesiastiche.
Ha portato avanti tale compito per oltre 25 anni con Papa Giovanni Paolo II. Nell’aprile del 2005, in occasione del conclave che ha portato alla elezione di Papa Benedetto XVI, è stato uno dei due predicatori che ha rivolto una esortazione ai cardinali riuniti.
Col nuovo papa, Padre Raniero Cantalamessa ha continuato a svolgere, ogni settimana, la funzione di Predicatore della Casa Pontificia, impegnandosi inoltre anche all’estero per l’organizzazione di esercizi e ritiri; ad esempio, nel gennaio 2010, ha parlato nelle Filippine, per una intera settimana, a 4000 sacerdoti e 100 vescovi.
Dal 1982, seguendo l’esempio di Padre Mariano ha iniziato a comparire sul primo canale Rai proponendo il commento del Vangelo.
Dal 1995 al 2009 (con due interruzioni di un anno) ha condotto la rubrica ‘Le ragioni della speranza’ all’interno del programma di cultura religiosa ‘A sua immagine’, dando così vita a quella che è stata definita «la più grande parrocchia d’Italia», formata da milioni di suoi affezionati telespettatori (anche al di fuori dell’Italia) e da schiere di corrispondenti.
Caratteristisco il suo sorridente saluto francescano ‘Pace e bene’.
Attualmente Padre Raniero celebra la messa (la domenica aperta a tutti) in un ex convento dei Cappuccini, ora sede di una piccola comunità di monache claustrali vicino a Rieti. In quest’eremo si ritira anche abitualmente in preghiera. Ha affermato di sentirsi sempre più incline, come stesse vivendo una nuova «svolta» della propria esistenza, a una vita contemplativa.