Nell’incontro, dai toni cordiali e distesi, si è discusso delle dichiarazioni apparse sulla stampa giorni fa con le quali in sostanza si asseriva che le tariffe idriche sono a complicare un quadro industriale già fortemente compromesso come quello della provincia di Ascoli Piceno adducendo ad esempio le tariffe applicate nel vicino Abruzzo.
Il Presidente Alati ha precisato che le tariffe idriche applicate dalla CIIP spa in coerenza con quanto stabilito dall’AATO n.5 - Marche Sud rispondono ad un preciso piano industriale della durata di 25 anni (2008-2032) che prevede investimenti per 350 milioni per infrastrutturare il territorio dei sistemi fognari e di depurazione mancanti e per l’ammodernamento del sistema acquedottistico, facendo notare che la tariffa applicata alle attività industriali, commerciali e artigianali è la stessa applicata alle utenze pubbliche quali ad es. scuole, ospedali, caserme, municipi.
Tale piano industriale prevede un costo procapite per i cittadini tra i più alti d’Italia (come risulta dal Blue Book 2010 – I dati del Servizio Idrico in Italia); l’attività economica delle Province di Ascoli e Fermo contribuisce nel suo complesso a questo rilevante sforzo solo per il 25%.
Bucciarelli e Alati si danno reciprocamente atto che il confronto tra la situazione dell’ATO Pescarese e quello Ascolano, cui ha fatto riferimento Confindustria, pur evidenziando una situazione di svantaggio per le imprese picene, può non essere significativo dato che l’ATO Pescarese versa in gravi problemi economico finanziari come denunciato dal Commissario Straordinario ora preposto a governare tale situazione conseguente alla non applicazione da parte del Gestore delle tariffe definite dall’ATO stesso.
Si concorda comunque sull’opportunità di valutare con l’AATO l’attivazione di un sistema tariffario premiante per aziende che, avendo l’acqua come uno dei principali costi industriali, pianifichino investimenti per l’ottimizzazione della risorsa acqua anche mediante il recupero all’interno dei cicli produttivi.
Alati e Bucciarelli concordano di convocare in tempi brevissimi una riunione coinvolgendo il Presidente e lo staff tecnico dell’AATO 5 - Ente preposto alla pianificazione tariffaria - per trovare una soluzione volta ad alleggerire le preoccupazioni di Confindustria e a favorire un progetto di collaborazione. Al riguardo, del resto, il Presidente dell’Ente di programmazione Stefano Stracci ha sempre manifestato estrema sensibilità rispetto alle problematiche rappresentate.
Alati sottolinea che la CIIP S.p.A., società a totale capitale pubblico di 59 Comuni Ascolani e Fermani, è una delle realtà economico – imprenditoriali più importanti del territorio e ricorda che la gestione del Servizio idrico in house, è stata ribadita all’unanimità dai Comuni soci nella recente assemblea del novembre 2010. Tale forma di gestione è infatti ritenuta come quella che maggiormente tutela il territorio e la qualità del servizio offerto, dato che tutti gli utili e la stessa remunerazione del capitale investito sono interamente impiegati a beneficio degli investimenti da realizzare.
Bucciarelli invita la CIIP spa a contribuire fattivamente al miglioramento delle condizioni di competitività dell’economia locale e Alati si dichiara disponibile attraverso la realizzazione del proprio rilevante piano industriale assicurando la massima attenzione a valorizzare l’apporto strategico degli imprenditori e dei professionisti locali. Concordano infine sull’opportunità di giungere all’adozione di specifici protocolli tesi a garantire negli appalti di lavori e servizi la qualità del lavoro delle imprese e delle maestranze impiegate ed evitare anche infiltrazioni malavitose.