Papa Wojtyla, il primo maggio sarà beatificato

Papa Wojtyla, il primo maggio sarà beatificato

Giovanni Paolo II morì alle 21,37 del 2 aprile del 2005 ed i funerali si svolsero l’otto di aprile

Si è quindi conclusa una parte importante del processo di beatificazione iniziato senza attendere i cinque anni prescritti dalle norme canoniche . Papa Ratzinger in questo caso ha applicato al suo predecessore la deroga che Papa Wojtyla aveva voluto per Madre Teresa di Calcutta. 
Ricordiamo che Giovanni Paolo II morì alle 21,37 del 2 aprile del 2005 ed i funerali si svolsero l’otto di aprile in una piazza San Pietro e vie limitrofe traboccanti di persone che inneggiavano a “Santo subito”.
Il decreto per il miracolo attribuito a Papa Wojtyla si riferisce alla guarigione dal morbo di Parkinson della francese  Suor Marie Simon Pierre Normand avvenuta qualche mese dopo la morte del grande Pontefice  affetto dallo stesso morbo. Ce ne parla il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi:  “La malattia fu diagnosticata alla suora nel 2001 dal medico curante e da altri specialisti. La suora ricevette le cure relative che più che guarirla ne attenuavano i dolori .
Alla scomparsa di Papa Wojtyla suor Marie e le consorelle iniziarono ad invocare il defunto pontefice per la guarigione. Il 2 giugno del 2005 oppressa dai dolori, la religiosa manifestò alla Superiora l’intenzione di voler essere esonerata dal lavoro professionale ma questa  la invitò a confidare nella intercessione di Giovanni Paolo II. Ritiratasi  la suora passò una notte tranquilla ma al risveglio si sentì guarita.I dolori erano scomparsi non avvertiva alcun irrigidimento nelle articolazioni, era il 3 giugno  del 2005 festività del Sacro Cuore di Gesù.Perciò interruppe subito la cura, si recò dal medico il quale ne constatò la guarigione”. Dal giugno del 2005 all’aprile 2007,l’Inchiesta Diocesana principale romana e quelle Rogatoriali,sono state celebrate in diverse diocesi sulla vita, le virtù e sulla fama di santità e di miracoli del Papa. Nel giugno del 2009 nove Consultori teologi hanno dato il loro parere positivo in merito alla eroicità delle virtù di Papa Wojtyla.
Nel novembre dello stesso anno la “Positio” è stata sottoposta al giudizio dei Padri Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi che si sono espressi in maniera affermativa. Il 19 dicembre del 2009 Benedetto XVI promulgò il Decreto sulla eroicità delle virtù. Il 21 ottobre del 2010 tutti gli Atti dell’Inchiesta canonica  unitamente alle dettagliate Perizie medico-legali sono stati sottoposti all’esame scientifico della Consulta Medica del Dicastero della Congregazione delle Cause dei Santi che si è espressa a “favore dell’inspiegabilità scientifica della guarigione”. Infine martedì 11 gennaio la Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi della Congregazione hanno emesso sentenza affermativa  “ritenendo la guarigione di Suor Marie Pierre Simon , in quanto compiuta da Dio con modo scientificamente inspiegabile a seguito della intercessione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, fiduciosamente invocato sia dalla stessa sanata sia da molti altri fedeli”.    
Coincidenza che ha segnato la vita di Giovanni Paolo II è  il numero 13 che equivale alla nascita della Chiesa con Cristo ed i suoi dodici apostoli.
Il 13 gennaio del 1964 Papa Wojtyla fu nominato arcivescovo di Cracovia da Paolo VI. Il 13 maggio Wojtyla fu gravemente ferito da Alì Agca in P.za San Pietro,il suo pontificato è durato 26 anni e cinque mesi (2+6+5) equivalente a 13, è morto all’età di 85 anni 8+5 uguale a 13. Il giorno della sua morte 2 aprile 2005 2+4+2+5 costituisce nella somma il numero 13 ed analizzando l’ora della morte cioè le 21 e 37 minuti (2+1+3+7) ne ricaviamo la somma numerica di 13. Tutti  abbiamo veduto dagli schermi televisivi che un soffio di vento girò le pagine del vangelo posato sulla sua bara, adagiata sul sagrato di P.za San Pietro a ricordare ad oltre un miliardo di cattolici che quell’Uomo “era veramente il prediletto da Dio”.   
 

Nella foto  Giovanni Paolo II stringe la mano al suo attentatore Ali Agca

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