Referendum Fiat, Landini (Fiom) chiede la riapertura della trattativa

Referendum Fiat, Landini (Fiom) chiede la riapertura della trattativa

Hanno votato no, nonostante il rischio di perdere il posto il oltre il 49%

"Tante persone che hanno votato 'sì' sono venute da noi, perchè le assemblee le abbiamo fatte solo noi - dice Landini - a dirci che erano d'accordo con noi, che l'accordo era sbagliato e inaccettabile, ma che loro non se la sentivano, perchè avevano il figlio, perchè avevano il mutuo, perchè erano sotto ricatto". "La cosa straordinaria che è successa - ha sottolineato Landini intervenendo alla trasmissione 'Che tempo che fa' - è che le persone, pur sotto ricatto, in stragrande maggioranza hanno votato no. Soprattutto quelli che lavorano sulle linee di montaggio e nella produzione hanno detto che non sono disponibili a rinunciare ai loro diritti".
"Il referendum di Mirafiori non lo riconosciamo perche' e' stato un ricatto". Lo ha affermato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine del direttivo della Cgil.
"Questo Fiat lo sa meglio di noi e invece di mettere la testa sotto la sabbia dovrebbe fare i conti con questa realta'. Da parte nostra valuteremo tutte le azioni sia sul piano giudiziario che sindacale"

 

Argomenti