Nuovi parcheggi interrati ad Ascoli: «Non ci stiamo»

Nuovi parcheggi interrati ad Ascoli: «Non ci stiamo»

«Qual è la strategia del Comune? Siamo d'accordo solo se sostituiscono quelli a raso»

«Se la strategia - prosegue il comunicato - è quella di togliere parcheggi a raso per far posto a una concezione dello spazio diversa dal passato, concezione che premi i pedoni e i ciclisti, allora possiamo essere d'accordo.
In linea generale però, l'idea di costruire parcheggi è miope. Come immaginiamo il nostro futuro. Come ora? Lo stesso di adesso? Tra trent'anni vi immaginate ingorghi, semafori, rotatorie, parcheggi in doppia fila. Noi no.

Il futuro che immaginiamo prevede la mobilità come un servizio a cui accedere quando se ne ha bisogno, non in base al possesso di ciò che lo permette..
Il nipote di Ford dice (il nipote di Ford non pingo pallino): "Perché non comprate un carrello della spesa. Lo usate tutti i giorni. Eppure nessuno lo acquista. L'auto è il carrello della spesa"

Se Ford jr. scrive questo, gli stessi produttori hanno capito che l'attuale modello di produzione e consumo non ha futuro. Le politiche nazionali stanno prolungando l'agonia.
I soldi per i parcheggi andrebbero spesi per rendere migliore il trasporto pubblico (per i bus i soldi sono sempre meno, utilizzare quelli destinati a parcheggi sarebbe un'idea), promuovere progetti di car-pooling e car-sharing, favorire il pedone e poi il ciclista.

Un insieme di politiche volte ad aumentare il benessere della popolazione attraverso un miglioramento della qualità dell'aria. Solo in Europa l'inquinamento dell'aria provoca 359.000 morti/anno, riduzione dell'aspettativa di vita media di 9 mesi, costo sanitario di €450/750 miliardi (dati EU 2009), e noi pensiamo a costruire nuovi parcheggi?
E intanto - conclude la nota degli Adb - il povero ciclista ascolano è ancora alla ricerca del palo per assicurare la propria bicicletta contro i ladri…Avalliamo i parcheggi interrati solo se sostituiscono quelli a raso. Altrimenti no».