L’incontro è stato voluto dal nuovo vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di l’Aquila Monsignor D’Ercole, abruzzese doc in quanto originario di Morino e dal Presidente di l’Aquila calcio Elio Gizzi. “Una partita per esorcizzare gli effetti ancora visibili del terremoto ed intesa come sport di solidarietà – ci dice mons.D’Ercole- La percezione di appartenere a questa terra si è fatta in me più forte. Ho visitato varie parrocchie e mi sono reso conto che i cittadini pur avendo sperimentato la tristezza sono ora pervasi da una forte speranza e dalla voglia di risorgere,questi sentimenti sono ora non solo della comunità ma anche miei”. La partita dell’amicizia ha rappresentato nell’idea degli organizzatori “un momento di incontro,di riflessione,di solidarietà e di crescita civile per tutto il popolo aquilano. Un segnale di vicinanza tra le comunità attraverso lo sport“ lo ha definito il Presidente Gizzi.
La prima partita ha veduto la rappresentanza vaticana contrapposta a quella di l’Aquila calcio . La superiorità tattica degli abruzzesi è stata subito evidente complice anche una distorsione al ginocchio destro del capitano della squadra del Governatorato subito soccorso dallo staff medico, che ad un primo controllo ha escluso lesioni gravi. Pur essendosi chiusa la partita con un esito negativo per la squadra del Vaticano , i romani hanno mostrato sul campo discrete capacità offensive. Il suo allenatore Dino Contardi ha commentato a caldo “la squadra c’era, il calcio non ha bisogno di supereroi ma di persone che ogni volta che giocano diano il meglio di se stessi. E’ stata una partita importante – ha proseguito - anche se per noi sofferta contro una grande L’Aquila che ce l’ha messa tutta”. Nella seconda partita svoltasi tra l’Aquila ed il Pomezia gli abruzzesi hanno sempre dominato il campo vincendo per quattro a zero. Al termine degli incontri Mons. D’Ercole ha commentato “ dobbiamo dire che la rappresentanza vaticana è stata in un primo momento all’altezza degli avversari , poi ha ceduto facendo vincere la squadra di l’Aquila. Dal punto di vista sociale ed umano – ha proseguito il vescovo –possiamo dire che è stata una bella partita senza scorrettezze che ha espresso tanta concordia e solidarietà. Manifestazioni di questo tipo hanno un valore importante perché servono a confortare e rasserenare il clima ed a creare legami di amicizia”.
Possiamo dire con tutta onestà che ai giovani della squadra del Governatorato in questa circostanza “è mancata la fortuna non il valore”.