Persone licenziate, in cassa integrazione, con contratto di solidarietà, precarie con contratto non rinnovato o lavoratori autonomi che abbiano cessato la propria attività potranno usufruire, fino al 24 aprile, dell’iniziativa che offre buoni sconto del 10% su una spesa settimanale fino a 60 euro in 160 negozi Coop in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. L’intervento, varato nell’aprile 2009, avrebbe dovuto concludersi ieri, e permetterà di risparmiare fino a 96 euro nei prossimi quattro mesi; complessivamente, ammonterà a 636 euro la somma trasferita in due anni a chi ha usufruito dei “buoni solidali” sin dall’inizio.
Per offrire un sostegno ulteriore anche su un’altra importante voce di spesa – la telefonia cellulare – la Cooperativa ha lanciato una seconda opportunità: sempre fino al 24 aprile, i lavoratori in difficoltà potranno ottenere un bonus del 50% di traffico telefonico su ciascuna ricarica Coop Voce effettuata entro sei mesi dall’attivazione dell'offerta. Inoltre, chi non è utente CoopVoce potrà diventarlo, anche trasferendo il proprio vecchio numero e beneficiando da subito della nuova promozione.
Gli interventi in favore delle persone che stanno pagando di più il prezzo della crisi si stanno rivelando un aiuto importante per molte famiglie: finora, nelle quattro regioni cui è presente Coop Adriatica, i consumatori che ne hanno usufruito almeno una volta sono stati 22 mila, mentre il risparmio offerto dai 356 mila buoni utilizzati supera i 2,1 milioni di euro, pari a circa 97 euro per ciascun beneficiario. Solo nelle Marche, i lavoratori che si sono presentati nei punti vendita per richiedere i buoni sono stati quasi 3.900, mentre il risparmio trasferito è stato di circa 403 mila euro.
La riduzione sullo scontrino è valida su qualunque prodotto, compresi gli articoli già in promozione, eccetto farmaci, giornali e riviste, che per legge non possono essere scontati. Per godere dell’iniziativa, occorre essere soci di Coop Adriatica; chi non lo è già, può associarsi ricevendo un ulteriore buono spesa che compenserà totalmente l’importo versato per la quota sociale.
Per ritirare i primi quattro buoni – anonimi e non distinguibili da altri buoni sconto – basta presentarsi all’ufficio soci dei punti vendita con un documento rilasciato dal datore di lavoro che comprovi la condizione occupazionale a partire dal 1° gennaio 2010: la lettera di licenziamento per ridimensionamento aziendale o chiusura dell’attività, una dichiarazione attestante la cassa integrazione ordinaria o straordinaria, il contratto di solidarietà, la lettera di non rinnovo del contratto, la dichiarazione di chiusura della partita Iva insieme all’autocertificazione di avere zero dipendenti per i lavoratori autonomi. Non si ha invece diritto ai buoni se la fine del rapporto di lavoro è dovuta a licenziamento per giusta causa o a giustificato motivo soggettivo o per dimissioni. L’attestazione andrà esibita ogni mese, proprio nella speranza che le persone restino il meno possibile in condizione di difficoltà.
Lo sconto per “chi sta pagando di più” si affianca alle iniziative messe in campo da Coop Adriatica a sostegno dei potere d’acquisto dei soci e di tutti i consumatori, e ai progetti di solidarietà della Cooperativa contro l’esclusione sociale e le nuove povertà.