Un bagno di sangue al quale è seguito andirivieni di mezzi di soccorso. Negli occhi di molti la drammatica immagine dei corpi distesi in terra.
Cristiani e musulmani avrebbero dato vita scontri nelle vie circostanti.
A novembre del 2010 l'ala irachena di Al Qaida, dopo la rivendicazione dell' attentato alla cattedrale siriaco-cattolica di Baghdad, aveva minacciato la comunità copta egiziana, particolarmente numerosa tra i cristiani del Medio Oriente.
I terroristi islamici avevano chiesto, diffidandoli, di "liberare" due cristiane egiziane "tenute prigioniere in monasteri" per impedire loro di convertirsi all'Islam.
L'attentato della scorsa notte non è stato al momento rivendicato. E' avvenuto a mezzanotte e mezza nel quartiere di Sidi Bishr davanti alla Chiesa dei Santi (Al-Qiddissine).
In principio si diceva di una autobomba, poi il ministro dell'Interno ha parlato della possibilità che si tratti dell'azione di un kamikaze.
la potente esplosione è avvenuta quando i fedeli stavano uscendo dalla chiesa e ha investito le auto nelle vicinanze che, a loro volta sono esplose aumentando l'effetto devastante.
Secondo il ministero della Sanità ci sono 21 morti più otto feriti.
Durante la messa di Capodanno la reazione di papa Benedetto XVI alla nuova strage. Di fronte alle "discriminazioni, ai soprusi e alle intolleranze religiose, che oggi colpiscono in modo particolare i cristiani - ha detto il pontefice - ancora una volta rivolgo un pressante invito a non cedere allo sconforto e alla rassegnazione". Per costruire la pace nel mondo "non bastano le parole, occorre l'impegno concreto e costante dei responsabili delle nazioni".